Sono più di 10mila gli insegnanti italiani iscritti nel 2019 ai gemellaggi elettronici eTwinning, la piattaforma europea che dal 2005 mette in contatto insegnanti e classi per fare didattica in modi innovativi, sfruttando le nuove tecnologie
Boom di docenti italiani iscritti a eTwinning, la più grande community europea di insegnanti attivi in progetti di collaborazione tra scuole. Infatti, nel 2019 sono stati oltre 11.000 (per l’esattezza 11.124) i nuovi registrati, con un totale di 78.945 insegnanti iscritti (il 10% dei docenti di tutta Europa). L’Italia diventa il secondo Paese eTwinning per numero di docenti registrati. Le Regioni che hanno visto più adesioni sono state Campania, Lombardia, Sicilia e Lazio. Altro record riguarda i nuovi progetti di collaborazione attivati dai nostri docenti in un anno con eTwinning: ben 4.592 (+15% rispetto al risultato del 2018). L’Italia sale così a un totale di circa 28.445 progetti attivati dal 2005, confermandosi il terzo Paese eTwinning dopo Turchia e Polonia.
A StartupItalia interviene Alexandra Tosi, collaboratrice tecnica dell’Indire e dell’Agenzia Nazionale Erasmus +
L’intervista
Per i progetti eTwinning l’Italia è all’avanguardia. Da cosa si è stato scaturito?
Il successo di eTwinning in Italia sicuramente è in parte motivato dal grande entusiasmo dei docenti e della popolazione in generale verso le iniziative europee, quelle positive che portano l’Europa davvero vicino al cittadino mostrando i benefici che ne possono derivare. Un’apertura all’Europa fatta di persone, come modello positivo di cittadinanza attiva, collaborazione, inclusione e valori democratici. Altro punto di forza, che sicuramente ha influito negli ultimi anni alla crescita di eTwinning sul territorio, è la rete di Ambasciatori eTwinning su tutto il terriotoio. Oltre 150 docenti esperti che, sia in presenza nel corso degli incontri di formazione regionale, che online nella community virtuale, si mettono a disposizione dei docenti che vogliono provare la progettazione eTwinning e innovare il loro modo di fare scuola. Ogni anno, in collaborazione con gli USR, eTwinning Italia forma in presenza 8.000-10.000 docenti, oltre a fornire numerose opportunità di formazione online con esperti di fama nazionale ed internazionale. Questo permette al docente di sentirsi parte di una comunità dove in qualsiasi momento può trovare supporto e scambiare idee e buone pratiche, tra pari.
In ultimo, va fatto notare che l’uscita del PNSD nel 2016 (che cita eTwinning come una buona pratica già esistente) ha sicuramente portato a un boom di registrazioni che da allora, anche senza raggiungere tali i picchi, sono rimaste comunque molto alte. L’aumento dei numeri negli scorsi anni ha ovviamente contribuito anche all’aumento del numero dei progetti eTwinning.
Quantità, ma anche qualità dei progetti. C’è qualcuno davvero meritevole di menzione?
L’Unità eTwinning punta molto sulla qualità dei progetti realizzati dai docenti. Un progetto eTwinning è per sua natura estremamente flessibile, può essere un semplice scambio di cartoline di Natale oppure un complesso progetto di robotica all’avanguardia. Tutto dipende dai contenuti che i docenti decidono di affrontare, in base al contesto di partenza (tipologia di scuola, attrezzature a disposizione, connessione internet…) e alle competenze proprie e dei propri alunni. Negli ultimi anni abbiamo dedicato molti momenti di formazione alla qualità dei progetti, basandoci in particolare su quelli che consideriamo i tre pilastri di eTwinning: la progettazione (un buon progetto deve nascere da un’attenta analisi dei bisogni e una co-progettazione con i partner), la collaborazione (cuore pulsante di eTwinning, a distanza attraverso l’uso delle TIC, tra docenti ma soprattutto tra alunni di scuole distanti) e la documentazione (nessun progetto di qualità può essere valorizzato se non è ben documentato). I docenti possono sottoporre i propri progetti alla valutazione di esperti per richiedere l’ottenimento dei Certificati di Qualità, che attestano la presenza dei requisiti minimi qualitativi in un progetto eTwinning. La grande attività dei docenti italiani, e la qualità dei risultati, si rispecchia anche nella grande crescita dei progetti candidati che ottengono il certificato di qualità, oltre 1000 nel 2019, ben al di sopra della media europea. Ogni anno l’Unità eTwinning seleziona 10-20 tra i miglior progetti per assegnare il Premio nazionale eTwinning o una Menzione speciale. Si tratta tutti di ottimi progetti.
Cosa si può migliorare nel progetto?
Sicuramente i margini di miglioramento sono molti. eTwinning è un’Azione estremamente dinamica e all’avanguardia, in continua evoluzione proprio per adattarsi al costante sviluppo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione sviluppo e alle mutevoli esigenze della scuola. Si tratta di un’azione molto democratica che pone molta attenzione al feedback degli insegnanti, i veri protagonisti dell’Azione, che ricerca attivamente attraverso sondaggi, questionari e consultazioni con gli ambasciatori eTwinning. L’Unità eTwinning deve quindi essere sempre molto reattiva, pronta a integrare i suggerimenti dei docenti su come migliorare il progetto. Se proprio vogliamo in particolare trovare un aspetto, tutto nazionale, da poter migliorare, è quello del riconoscimento ministeriale delle attività eTwinning dei docenti. Sicuramente possiamo lavorare su una maggiore integrazione di eTwinning con le politica nazionali, questa è una strada da percorrere.
Cosa si prevede per il nuovo anno?
Nel 2021 partirà la nuova programmazione europea ed eTwinning verrà sempre più integrato nel nuovo Programma Erasmus Plus. Sicuramente si rafforzerà il radicamento sul territorio della rete eTwinning e l’offerta formativa sia in presenza che online. Rafforzeremo anche l’adesione alla Teacher Training Initiative di eTwinning, ovvero l’inserimento di eTwinning nella formazione iniziale dei docenti, in particolare dei futuri insegnanti della Scuola primaria e dell’infanzia (abbiamo avviato in quasi tutte le regioni italiane una collaborazione con le università che si occupano della formazione iniziale dei docenti). L’Unità eTwinning punterà inoltre molto sul ruolo delle eTwinning School, ovvero scuole al cui interno eTwinning non è una pratica isolata, ma molto diffusa e sostenuta dalla dirigenza scolastica e che potranno rafforzare ulteriormente la rete eTwinning sul territorio.