L’applicazione si propone di raggiungere un ambizioso obiettivo: quello di cambiare il rapporto con il nostro smartphone e quindi le nostre abitudini di vita, sociali e lavorative
Come faremmo senza il cellulare? Ci sono dei pro e dei contro di questa scelta. I vantaggi sono incarnati principalmente da un ritorno al godersi il mondo reale. Gli smartphone, però, non vanno demonizzati, anzi, è una scelta del tutto personale quella sul loro utilizzo, così come sul tempo e sull’importanza da attribuire nella propria giornata alla vita online.
Proprio da quest’esperienza nasce 9 Seconds, un’app che si propone di raggiungere un ambizioso obiettivo: quello di cambiare il rapporto con il nostro smartphone e quindi le nostre abitudini di vita, sociali e lavorative. L’app sfrutta, infatt, un meccanismo di gamification e “rinuncia-ricompensa”, per premiare i giocatori per il tempo passato offline.
9 Seconds, che cosa èÂ
9 Seconds segue un modello di business, che vede al centro due figure di fondamentale importanza: gli utenti ed i clienti. Gli utenti costituiscono i giocatori. Un utente potrà infatti sfidare un altro utente in una competizione che premia chi riesce a resistere per più tempo senza usare lo smartphone. Alcune regole del gioco permetteranno all’utente di usare il cellulare anche in corso d’opera, ma tutto ciò genererà , di volta in volta, una progressiva diminuzione del punteggio complessivo. Chi vince? Chi resisterà più dei suoi avversario! La vittoria ti permetterà di conservare il bottino di punti raccolto.
I vincitori accedono ad una classifica a punteggio, che permetterà loro di concorrere per i premi messi in palio dalle aziende. Le aziende saranno costituite da attività di ristorazione dei territori di riferimento, nel quale i giocatori potranno recarsi ed effettuare le rispettive sfide.
9 Seconds, da dove nasce l’idea
L’idea parte da un gruppo di giovani – Luca Podo (CEO e Full-Stack Developer) Alessandro Colonna (CCO e Marketing Manager), Benito Taccardi (CTO e System Full-Stack Developer), Davide Margarito (CGO e Graphic Designer), Gabriele Centonze (Full-Stack Developer e Web Designer), Andrea De Giovanni (Legal Consulent), Cosimo Quarta (Visual Content Specialist) – che è rimasto impressionato da uno studio scientifico.
Infatti, secondo una ricerca condotta da Microsoft in Canada, la soglia di attenzione dell’essere umano si è abbassata da 12 a 8 secondi, dal 2000 sino ad oggi. Un secondo in meno di quella dei pesci rossi, che è di 9 secondi. Stando al parere di questi ricercatori, le cause di questo calo di concentrazione ed attenzione sarebbero da ricondurre all’uso eccessivo di smartphone e tablet.
9 Seconds, un’app in rampa di lancio
Una prima validazione e accettazione del progetto 9 Seconds da parte dei clienti è stata realizzata ad aprile 2019 tramite l’organizzazione e la gestione di una campagna di crowdfunding su Eppela.com, conclusa positivamente (10.400 euro) e che ha vista la partecipazione e il supporto di oltre 60 sostenitori di cui, più dell’80% rappresentavano le attività di ristorazione. 9 Seconds ha già superato il test di alpha interno, condotto dai membri del team, al fine di testare il corretto funzionamento dei moduli e delle risorse implementate. Ad oggi il team ha già realizzato la fase beta privata dell’applicazione.
L’applicazione è in procinto di essere provato da una nicchia di utenza (circa 200 persone), acquisita tramite gli appositi canali social o tramite contatti già instaurati durante la campagna di crowdfunding, al fine di evidenziare criticità tecniche/esperienziali. Inoltre 9 Seconds ha vinto, oltre che la StartCup Puglia 2019, anche diversi premi in competizioni come: Contamination Lab 2019 e Puglia Startup 2019.
9 Seconds si presenta con un obiettivo ambizioso e non impone una medicina, ma trova il rimedio attraverso la forma più antica di coinvolgimento: un gioco. Un modo per mettere in evidenza che lo strumento sociale più potente al mondo non è il telefono, ma l’attenzione e il tempo che siamo disposti a concedere a noi stessi.