Siamo all’ultimo miglio: Biden è a un passo dai 270 delegati
L’espressione “boots on the ground” ritorna spesso nella storia americana. Tradotta significa “gli uomini sul campo”, ovvero quando Washington decide di inviare truppe in un contesto bellico. Mentre sono ancora in corso gli spogli che, molto probabilmente, potrebbero assegnare la vittoria a Joe Biden, Facebook ha deciso di oscurare il gruppo “Stop The Steal” – “Stop al furto” – che, nel giro di 24 ore, ha raccolto 350mila iscritti. Cosa chiedeva questa pagina? La tutela dell’integrità del voto da garantire perfino con i sopracitati uomini sul campo. Un chiamata alle armi per “proteggere” il voto? In queste ore alcune città stanno vivendo momenti delicati: i giornali parlano di persone armate fuori dai seggi. La tensione è massima, soprattutto dopo l’ultimo discorso di Donald Trump: questa notte il 45esimo presidente USA ha infilato una serie di inesattezze e bugie da costringere le principali emittenti statunitensi che stavano riprendendo il suo intervento a interrompere la diretta.
Trump contro i social
Come si legge su Reuters, in queste ore l’azione delle piattaforme punta a raffreddare un clima infuocato sia online, sia nelle città di mezzo paese. Ma gli sforzi non sembrano bastare: continua infatti a circolare questo tweet in cui viene ripreso un video totalmente decontestualizzato con Joe Biden che sembrerebbe ammettere di aver messo in piedi una enorme organizzazione per conquistare la Casa Bianca frodando le elezioni. Nei giorni scorsi StartupItalia vi ha spiegato che, stando al Wall Street Journal, Facebook si sia preparato per giocare un ruolo diverso in questa tornata elettorale. Se nel 2016 le piattaforme aveva assecondato una politica non così dura contro le fake news, quest’anno il tentativo di Menlo Park &Co è quello di presentarsi sotto un’altra veste.
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Dietro al gruppo “Stop The Steal” c’è l’organizzazione Women for America First che, stando alla Reuters, si è distinta nell’ultimo periodo per campagne e iniziative che minimizzano l’emergenza sanitaria proprio come da mesi fa Donald Trump. Poche ore fa il presidente USA si è scagliato contro Twitter sostenendo che la piattaforma sia ormai «fuori controllo». Dal momento in cui il capo della Casa Bianca ha deciso di ribaltare il tavolo, annunciando la propria vittoria in assenza di qualsiasi dato oggettivo sugli spogli, Twitter e Facebook hanno deciso di azionare un avviso su decine di post dei candidati. “Lo spoglio è ancora in corso”, si leggeva.
Twitter is out of control, made possible through the government gift of Section 230!
— Donald J. Trump (@realDonaldTrump) November 6, 2020
Pronti i ricorsi
Al di là dell’esito elettorale, lo scontro tra Trump e Twitter potrebbe essere soltanto all’inizio. Nel tweet che abbiamo pubblicato qui sopra, il presidente fa riferimento a un regalo di cui godono i social. Il Corriere della Sera ha spiegato che riguarderebbe la non responsabilità penale delle piattaforme social per i contenuti pubblicati dagli utenti prevista in una legge del 1996. Anche di fronte a una vittoria di Biden voti alla mano, non è escluso che Trump voglia partire con una pioggia di ricorsi. Nell’intervista che Dario Fabbri, esperto di Stati Uniti e firma di Limes, ha rilasciato a StartupItalia è emerso che un simile scenario porterebbe a uno stallo fino a Natale.