Cosa fanno un uomo e una capra in un negozio? Se avete una Nintendo Switch oppure una Xbox One, una PlayStation 4 o un PC lo scoprirete…
Di giochi strani, anzi, strani sarebbe riduttivo, diciamo proprio assurdi, le startup del videoludo ne stanno sviluppando a iosa. Tra quelli più matti e fuori di melone occorre indubbiamente citare questo Supermarket Shriek, bizzarra fusione tra un racing game all’acqua di rose e un platform a ostacoli, con forti rimandi alle follie nipponiche del format televisivo Takeshi’s Castle, da vivere tutto all’interno di un… carrello della spesa?!
Sgommando in Supermarket Shriek
Che il carrello della spesa possa rappresentare la chiave di volta per accedere alla demenzialità assoluta lo avevano già scoperto, anni fa, i ragazzi di Ubisoft, con Rabbids Go Home. Qualcuno lo ricorda ancora? Supermarket Shriek non raggiunge la profondità di quel prodotto e nemmeno vi ambisce. Ma ne eredità indubbiamente lo spirito.
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Al posto dei Rabbids urlanti, qui, nel carrello della spesa, trovano posto un tizio e la sua capra. Non chiedeteci chi siano, cosa facciano e cosa vogliono. Sappiamo solo che passano le loro notti devastando supermercati tipicamente british. Non è una bella cosa, lo dobbiamo dire e lo spreco di cibo dovrebbe farci inorridire, ma a conti fatti più i due riescono a distruggere scaffali, pile di lattine e bottiglie, più sul viso del giocatore immancabilmente si stampa un sorriso inebetito.
Anche perché, benché privo di fronzoli e tutto sommato caratterizzato da una grafica spartana, Supermarket Shriek rende bene tanto l’impatto con gli oggetti quanto le conseguenze della nostra devastazione, tra barattoli di conserva esplosi che si riversano come lava un po’ ovunque, bucce, rotoli della carta igienica in libertà e via andare. Sviluppato dalla startup innovativa irlandese BillyGoat Entertainment Ltd, Supermarket Shriek è un bizzarro miscuglio di generi, perennemente sospeso tra il party game (ci si può divertire da 2 giocatori fino a 8), il racing all’acqua di rose e il platform che, molto presto, si evolve in una lunga sequenza di piccoli livelli-rompicapo.
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Perché, diciamocelo, anche gli amanti di GTA dopo un po’ si stufano di demolire scaffalature, realizzare dipinti astratti con il contenuto delle conserve di frutta e far saltare ovunque le lattine del tonno. E allora ecco che gli stage (in totale sono 38) iniziano a diventare piccoli percorsi della morte, pieni di trappole da Indiana Jones e il Tempio Maledetto. A un certo punto, oltre alle pozze di magma e a lame basculanti ci ritroveremo persino sulle rotaie, anche se le nostre scorribande non saranno altrettanto vertiginose.
L’aspetto più peculiare della modalità storia è la possibilità di girovagare per una cittadina inglese e selezionare a piacimento le sfide in base al supermercato: in alcune bisognerà semplicemente devastare tutto, in altre recuperare ingredienti ben precisi e poi sgommare via, stando ovviamente sempre attenti alle incursioni della polizia. Al termine di ogni livello ci verrà assegnato un punteggio che sbloccherà gli stage successivi ampliando la mappa di gioco.
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Molto divertente in multiplayer, dato che Supermarket Shriek raggiunge l’apice nella mode cooperativa duetto in cui chiede a voi e a un vostro amico di sfruttare il microfono (su PC è certo più facile averne uno, su console occorre la periferica inclusa in ogni capitolo della serie musicale Singstar) per comandare il carrello continuando a urlare, il titolo prodotto dalla britannica pqube rischia invece di non essere altrettanto longevo se affrontato soli soletti. Per cui, se cercate qualcosa di folle e insolito, acquistatelo senza timore a patto di poter riunire un po’ di amici attorno alla stessa console (Dpcm di Conte permettendo, s’intende).