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Ha solo 19 anni Betelhem Dessie Asnake e gira il paese insegnando ai suoi coetanei i segreti del coding e dell’Intelligenza Artificiale. Per fornire alle generazioni future gli strumenti necessari per fronteggiare i problemi della sua Africa
Si chiama Betelhem Dessie Asnake ha 19 anni e un sogno: salvare l’Africa con l’informatica e la robotica. Dessie è la più giovane pioniera della scena tecnologica etiopica, soprannominata Sheba Valley. La ragazzina etiope coordina una serie di programmi nazionali gestiti dal laboratorio di robotica iCog, il laboratorio di Intelligenza Artificiale con sede ad Addis Abeba che ha contribuito a creare il famoso robot Sophia. Ha iniziato a 9 anni assemblando oggetti elettronici nel negozio del padre, e montando video musicali che installava nelle memory card dei cellulari dei clienti, facendosi pagare una commissione. Oggi gira l’Africa insegnando coding con l’obiettivo principale di fornire alle giovani generazioni gli strumenti per fronteggiare i problemi cruciali del suo paese.
La sua passione per la tecnologia dopo un “no” del papà
Un netto “no” del suo papà, ricevuto nel giorno del suo compleanno, ha dato inizio alla sua passione: “Vivevamo a Harar, 500 chilometri dalla capitale, e mio padre aveva un piccolo negozio di elettronica. Grazie al suo lavoro avevamo un computer, che mi ha consentito di arrivare dove sono oggi. Quando ho compiuto 9 anni ho chiesto a mio padre dei soldi per poter festeggiare il mio compleanno. E il suo rifiuto mi ha spinto a industriarmi su cosa potessi fare per racimolare una piccola somma. Avevo solo il computer, così mi sono seduta lì davanti e mi sono detta: faccio affari con questo computer. Ho iniziato a montare video musicali che installavo nelle memory card dei cellulari dei clienti, facendomi pagare una commissione. In un giorno ho guadagnato 1000 birr (circa 31 euro, ndr)”.
Così ciò che era stato un escamotage per guadagnare qualche soldino è diventato il futuro della giovane Dessie, che giorno dopo giorno con determinazione e studio ha imparato ad affinare, sempre da autodidatta, le sue conoscenze informatiche: passando a installare software nei cellulari, a creare col video editing e aggiustare i computer della comunità in cui viveva. Da quel momento, Dessie non si è mai fermata, diventando un punto di riferimento per le nuove generazioni africane con i suoi insegnamenti.
Quattro brevetti software e un’app per mappare i fiumi usati per l’irrigazione
A 19 anni, Dessie è stata definita la più giovane pioniera della scena tecnologica emergente etiopica, la Sheba Valley, la Silicon Valley del Corno d’Africa. Oggi, ha quattro brevetti software che portano il suo nome, inclusa un’app in dotazione al governo di Addis Abeba per mappare i fiumi usati per l’irrigazione. Coordina una serie di programmi presso iCog-Labs, il laboratorio di Intelligenza Artificiale della capitale coinvolto nella creazione, nel 2015, del famoso robot Sophia, di proprietà della compagnia di Hong Kong, la Hanson Robotics.
Insegna tecnologia e robotica in giro per tutto il Paese: “È di fondamentale importanza insegnare la tecnologia agli africani. Il nostro continente vanta una popolazione giovanissima che è pronta a imparare e a costruire un’Africa al passo con le potenze occidentali. Se ci sono ancora molti agricoltori che importano prodotti dall’estero è solo perché non usiamo bene le coltivazioni meccanizzate e tecnologiche” ha dichiarato in un’intervista al quotidiano La Repubblica.
La giovane etiope che insegna tecnologia
L’industria tecnologica dell’Etiopia ha attraversato un momento difficile prima che nel 2018 venisse eletto un nuovo Primo Ministro, Abiy Ahmed. Il precedente governo aveva infatti reso complicato l’accesso al web provocando un arresto dello sviluppo informatico e digitale. Ma la situazione è cambiata e il lavoro di Betelhem Dessie sta portando risultati positivi. La giovane ha condotto diversi programmi: uno di questi è SolveIT, che insegna ai giovani come fronteggiare i problemi della comunità attraverso soluzioni tecnologiche. Alcuni studenti sono anche più grandi di lei e l’obiettivo è quello di fornire alle generazioni future gli strumenti necessari per restare al passo con l’innovazione.