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“La nostra mission, empower every person and every organization on the planet to achieve more, non è solo una frase fatta: è lo spirito con il quale Bill Gates ha fondato la società 40 anni fa, ed è grazie a quello spirito che siamo arrivati fino a qui”: Satya Nadella, CEO di Microsoft, è a Milano per parlare della sua piattaforma digitale, quella che ha Azure nelle gambe e Microsoft 365 nella testa, e per raccontare come da Redmond arrivino gli strumenti giusti per contribuire a cambiare il mondo. Il futuro, dice, il futuro di una nazione come l’Italia è nel digitale: e in un mondo in cui tutto diventa digitale, sta agli sviluppatori (i developer!) plasmare quello che fuor di metafora può essere davvero un futuro migliore.

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Le idee, da sole, non bastano: occorre poi tradurre quelle idee in fatti, in opere, e questo comprende un impegno verso la trasformazione in chiave digitale di modelli di business e processi che fino a oggi non ha avuto precedenti. “La grande capacità di Microsoft è stata innovare attraverso la trasformazione” chiosa Gianmario Verona, rettore dell’Università Bocconi e padrone di casa per questa edizione di Microsoft Innovation Summit, e il suo esempio dice dovrebbe essere seguito da molti altri. Immaginando un modo nuovo di fare le stesse cose oppure, come nel caso di illimity che ha annunciato oggi una partnership con la stessa Microsoft, mettendo in campo qualcosa di completamente inedito e totalmente digitale per sua stessa definizione.

Il fascino delle possibilità

“Rimango sempre affascinato dal vedere cosa è possibile costruire con i nostri strumenti” racconta Nadella al pubblico italiano: cita alcuni esempi di aziende italiane che hanno compiuto una transizione verso le nuove tecnologie, tra cui TIM che ha realizzato un chatbot per trovare un nuovo modo di interagire con i clienti, o Natuzzi che ha sviluppato una app di realtà aumentata che è utile per mostrare ai potenziali acquirenti di un complemento di arredamento come starà quel preciso modello e colore nella loro casa. Sono tutti esempi che uniscono un approccio tradizionale con le novità che cloud e intelligenza diffusa: sono un salto nel futuro fatto in continuità, evolutivo, a cui poi si affiancano esperienze totalmente digitali e rivoluzionarie.

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“illimity poi è un esempio perfetto di come si possa costruire un intero business su cloud, totalmente digitale, per godere dei vantaggi tecnici e pratici che solo il cloud è in grado di offrire” ha detto poi Nadella sul palco. “Per noi non è stata una questione di avviare una trasformazione – spiega a StartupItalia il CIO di illimity, Filipe Teixeira – Siamo nati digitali, e questo apre tutta una serie di opportunità per come sviluppare e costruire la nostra infrastruttura”: la scelta della piattaforma Microsoft è legata non soltanto a questioni tecniche, ma pure al tipo di supporto fattivo e pratico che illimity ha trovato nel proprio interlocutore tecnologico.

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“Sono un CIO atipico – dice Teixeira- non ho un datacenter da gestire: i miei colleghi hanno bisogno solo di un PC e di una connessione a Internet, e non devono più occuparsi della manutenzione della infrastruttura. Possono invece concentrarsi sulla nostra piattaforma, sul nostro layer API e sullo sviluppo di soluzioni di analisi e valorizzazione dei dati. Azure e gli strumenti 365 ci permettono di essere nativamente compliant con regolamenti e leggi: Banca D’Italia ha certificato Azure tramite il Financial Services Compliance Program di Microsoft, e lo stesso vale per GPDR o PSD2”.

Fare e fare meglio

“I nostri illimiters – racconta Corrado Passera, CEO di illimity, a StartupItalia – li abbiamo scelti in 110 aziende diverse e vengono da oltre 15 nazioni differenti: sono la squadra migliore che abbia mai avuto il piacere di guidare, ma soprattutto tutti condividono lo stesso spirito: quello di fare e fare meglio di chiunque altro prima, di non accontentarsi di fare come tutti gli altri solo in modo più efficiente. Di pensare a un modo nuovo di fare le cose, di non essere legati all’abitudine: di voler andare oltre i limiti”.

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Anche la formazione della squadra è differente, ci racconta Teixeira: non doversi preoccupare della manutenzione dell’hardware permette di liberare risorse, economiche e umane, per concentrarsi su altri tipi di attività. Quelle davvero capaci di fornire un valore aggiunto: così il suo team comprende figure che oggi sono sulla bocca di tutti, come esperti di AI e data scientist, che ad illimity possono lavorare liberi dalla legacy per sviluppare quella tecnologia capace di far fare un salto in avanti al core business della banca (il credito NPL alle imprese), così come progettare una direct bank che ci dicono offrirà un tipo di esperienza inedita per l’utente.

 

Carlo Panella, chief digital officer di illimity, ha raccontato il percorso che ha portato a scegliere la piattaforma di Redmond: “Abbiamo trovato tutto il supporto, anche pratico, che potevamo sperare: è bastato sedersi attorno a un tavolo e iniziare a spiegare che cosa volevamo fare, e ancor prima che nascesse illimity eravamo già al lavoro per costruire la sua infrastruttura tecnologica”. Microsoft ha visto l’opportunità di sviluppare strumenti fintech di prossima generazione, totalmente e nativamente digitali, e ha deciso di investire in questa opportunità: più unica che rara, visto che di banche come illimity se ne contano sulle dita di una mano – e nel Vecchio Continente si tratta forse di un esempio unico.

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L’accordo tra Microsoft e illimity avrà una durata minima di tre anni, e ruoterà attorno a quelli che sono ormai il cuore dell’offerta di Redmond: AI, ovvero quella che chiamano Augmented Intelligence a supporto del lavoro, comunicazione e collaborazione, big data e analytics, oltre ovviamente alle tecnologie cloud di tipo IaaS, PaaS e SaaS disponibili su Azure. “Siamo orgogliosi di collaborare con una realtà innovativa come illimity – ha detto Silvia Candiani, AD di Microsoft Italia – che testimonia come le nuove tecnologie possano contribuire all’innovazione del Paese, rinnovando i modelli di business anche nei settori più tradizionali. Il cloud computing si rivela una straordinaria leva abilitante e in poco tempo ha supportato illimity nella fase di avvio e la accompagnerà in modo flessibile nel proprio percorso di crescita”.

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