Tariffe chiare, dispositivi semplici da usare: la ricetta SumUp per la cashless society è fatta di due terminali compatti e un prezzo fisso sui pagamenti raccolti con la sua piattaforma. Così sul mercato italiano vengono lanciati SumUp Air e SumUp 3G, col primo in offerta fino al 31 gennaio: l’unico costo fisso per negozi, PMI e professionisti per iniziare ad accettare pagamenti con carta di credito e bancomat è l’acquisto del dispositivo. E non è necessario prevedere complesse procedure di integrazione e installazione di altri tipi di piattaforme nella propria infrastruttura esistente: pochi minuti e tutto sarà pronto.
Come funziona SumUp
Ci sono due dispositivi a disposizione per chi decide di adottare SumUp per i pagamenti: c’è l’Air, che si collega via Bluetooth a uno smartphone, e c’è il SumUp 3G che è totalmente indipendente e sfrutta una connessione mobile indipendente e in modo del tutto trasparente (nessun abbonamento, è tutto compreso nel dispositivo). In entrambi i casi si può pagare con le comuni carte di credito, comprese quelle NFC, e coi bancomat col chip: se sapete come funziona un POS, il terminale per i pagamenti che trovate già alle casse dei supermercati, non avrete problemi a usare SumUp.
La differenza tra i due dispositivi, Air e 3G, è di fatto minima: Air ha bisogno di uno smartphone di supporto per la connessione, mentre il SumUp 3G è tutto-incluso. Quindi è perfetto per non dover tenere sempre lo stesso smartphone collegato, pensate a un piccolo esercizio commerciale dove magari si alternano un paio di persone, o un bar non ancora dotato di POS. Oppure, ancora, a una pizzeria che vuole offrire ai propri clienti la possibilità di pagare con carta nelle consegne a domicilio. Addirittura, si possono raccogliere fondi durante la questua in chiesa.
Non ci sono costi fissi: si paga soltanto una percentuale sulle transazioni (1,95 per cento della somma), ma non ci sono canoni mensili o altre sorprese. Il costo dei terminali non è proibitivo: l’Air costa 39 euro, ma se lo ordinate prima del 31 gennaio è in promozione a 19 euro. Da segnalare che, come detto, SumUp è compatibile coi pagamenti NFC: e questo permette anche di accettare pagamenti Apple Pay e G Pay, ovvero tramite smartphone, con le due piattaforme più significative in circolazione al momento.
Un sogno cashless
Il pagamento digitale in Italia è dominato da un player italiano: Satispay è riuscita a conquistarsi una fetta importante di questo mercato, che è in crescita ma che purtroppo però in Italia è ancora in ritardo rispetto ad altri paesi europei. Questione di cultura del contante e di diffusione degli strumenti alternativi per ricevere i pagamenti: esiste anche una certa diffidenza da parte degli esercenti in queste novità , a causa soprattutto del timore che possano erodere i loro margini tra costi di abbonamento e commissioni.
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I nuovi attori del fintech lavorano proprio su questi aspetti: ridurre complicazioni e rendere chiari i costi di gestione. In alcuni casi sotto una certa cifra non si applica neppure una trattenuta su quanto pagato, in altri la percentuale è fissa ma comunque contenuta. Se poi il dispositivo da utilizzare per accettare i pagamenti digitali è chiavi in mano, e non richiede setup particolari o tempi lunghi per l’installazione, la resistenza può essere vinta. Aumentare i tipi di pagamenti accettati, garantisce anche un aumento del giro d’affari.