Francesca Devescovi, amministratore delegato di DigitAlly, ci racconta come funziona il percorso di formazione che punta su Digital e Soft Skills
Accelerare l’entrata nel mondo del lavoro dei giovani valorizzando, più che i titoli di studio, le loro reali competenze e alleandosi con le aziende, anche le più piccole. Perché è di ciò che il Paese ha bisogno come dell’aria: profili subito pronti per essere operativi in azienda, con le competenze digitali di base già ben allenate e la capacità di muoversi nel mondo del lavoro già acquisita. In sintesi è questa la leva su cui punta Digitally, freschissimo progetto di digital education nata con il supporto di Microsoft, con base per il momento a Milano ma destinato a ramificarsi in tutta Italia. Ne parliamo con l’amministratore delegato, Francesca Devescovi.
L’intervista
Un’altra startup innovativa che punta sull’educazione digitale. Ma la vostra – annunciate tu e la founder e presidente Anna Simioni – si smarca da tutte le altre per un forte pragmatismo negli intenti e nel metodo. Partiamo dagli intenti: a cosa puntate?
A dare ai giovani dai 18 ai 29 anni una formazione veloce e immediatamente spendibile sul mercato e a garantire loro, subito dopo, un’esperienza lavorativa in azienda. Quando parlo di formazione subito spendibile parlo di un combinato di competenze digitali e di soft skill. Quanto alle prime, si tratta dell’apprendimento di 19 tools molto richiesti in questo momento dalle aziende, quattro dei quali con certificazione, e delle tecniche del Digital Marketing, dello User Experience Design e Data Analysis, ma anche dell’apprendimento di modalità di lavoro come l’Agile Working e il Project Management, senza possedere nozioni delle quali è difficile essere efficaci nelle aziende, e di abilità come il Public Speaking e il Personal Branding. Quanto alle soft skills in senso stretto, ce ne sono alcune diventate oggi cruciali, vedi la capacità di lavorare in team e la coooperazione, la consapevolezza, la fiducia in se stessi… Ecco, noi trasmetteremo anche queste, consapevoli che il combinato di tutte queste esperienze metterà i giovani nelle condizioni di essere da subito operativi.
Quanto al metodo, in cosa vi differenziate dagli altri progetti?
Noi faremo formazione rigorosamente in aula, in un lasso di tempo relativamente breve (13 settimane), con un mentor completamente dalla parte dei ragazzi, a cui seguiranno 16 settimane di esperienza lavorativa retribuita con almeno 600 euro mensili, cifra con cui gli studenti potranno ripagarsi i costi del corso (per la prima tranche, il fee dell’intero corso è di 2000 euro, che salirà nei successivi a 3000). A DigitAlly non interessa reclutare giovani con lauree già facilmente spendibili sul mercato: a noi interessa chi possiede lauree e diplomi meno efficaci in questo momento, chi sente di avere un talento ma non trova chi lo sa cogliere, chi aspetta un’occasione per farsi valere. A me piace dire che la cosa più importante per noi è restituire fiducia ai ragazzi: non dimentichiamo che in Italia c’è il doppio dei ragazzi tra i 20 e i 24 anni che non lavora rispetto alla media Ocse.
Parliamo ora delle aziende: cos’hanno loro da guadagnare dalla collaborazione con voi? Peraltro, avete già coinvolto nel progetto Decathlon, Nexi, Microsoft, Centro Medico Sant’Agostino, Unes…
Entrano in contatto con ragazzi che “sanno fare”, giovani che sanno usare bene Excel, che sanno consultare i dati di traffico sui social, che sanno realizzare siti, che sanno lavorare in gruppo, che sanno essere responsabili di un progetto… Già oggi le aziende fanno molta fatica a reperire profili digitali: non mi riferisco solo ai programmatori, ma anche a chi opera in ambito marketing e commerciale. Senza dimenticare che l’80% dei responsabile delle Risorse Umane dichiara che la loro azienda fatica a trovare diplomati con adeguate competenze sociali ed emotive. Aggiungo che con Digitally le aziende riducono i costi di scouting, selezione e formazione per questi profili fino al 70%, rispetto ai canali tradizionali.
Qualche informazione sull’accesso ai vostri corsi. C’è una selezione di ingresso o titoli di studio più favoriti di altri? Avete previsto borse di studio?
Per entrare si sosterrà un colloquio, che per noi non è occasione per fare selezione, ma per mettere in luce i punti di forza dello studente su cui andremo a lavorare insieme. Quanto ai titoli di studio, bisogna possedere il diploma di scuola superiore ma non ve ne è uno che per noi è più interessante di un altro e lo stesso vale per le lauree: in Digitally ogni studente costruirà un cv sulle competenze acquisite e non sul titolo di studio. Quanto alle agevolazioni, abbiamo previsto 5 borse di studio, da assegnare agli studenti che più ne hanno bisogno, ovvero in base all’Isee (4 per iscrizioni entro il 25 giungo, 1 per iscrizioni entro il 16 luglio.
Quando partono i corsi?
L’inizio del primo percorso formativo è previsto per il 10 settembre e si chiuderà il 19 dicembre; tra gennaio e aprile 2020 si terrà invece l’esperienza lavorativa (per altre info e per partecipare alle selezioni, trovate tutto su www.digit-ally.it).