Grazie alla collaborazione di LVenture Group, parte a Roma il programma di coding gratuito di sei mesi rivolto ai rifugiati, ai richiedenti asilo e ai cittadini italiani in difficoltà economica per diventare programmatori informatici
È stato presentato nella giornata di ieri, presso l’Associazione della stampa estera, “Code Your future”: fino al 7 aprile sono aperte le candidature al programma di coding gratuito e rivolto ai rifugiati, ai richiedenti asilo e alle persone in difficoltà economica ideato dall’omonima organizzazione no profit e lanciato in Italia grazie alla collaborazione con LVenture Group, holding di partecipazioni quotata sul MTA di Borsa Italiana che investe in startup digitali.
Hanno partecipato alla conferenza stampa il giornalista del Financial Times Davide Ghiglione (nelle vesti di moderatore), Germàn Bencci (Fondatore di Code Your Future), Luigi Capello, (CEO LVenture Group e Founder di LUISS EnLabs), Hannah Roberts (Coordinatrice di Code Your Future in Italia) e Shahrzad Haddadan (Ricercatrice dell’Università “La Sapienza” e Code Your Future technical team).
La missione di Code Your Future
L’organizzazione no profit Code Your Future è stata fondata a Londra nel 2016 e si affermata nel panorama internazionale perseguendo l’obiettivo di trasformare situazioni di svantaggio in un’opportunità di riscatto sociale. Il mezzo utilizzato per raggiungere tale scopo è l’insegnamento delle basi della programmazione informatica ai rifugiati, ai richiedenti asilo e alle persone in difficoltà economica. “Lavoravo come programmatore con Samsung e un giorno mi sono chiesto in che modo si potesse garantire un maggiore impatto sociale nel mondo”, ha raccontato Bencci, che ha proseguito: “Fornire competenze a persone che desiderano nuove occasioni di apprendimento può portare a nuovo carriere professionali piuttosto che a lavori occasionali. Il lavoro è il modo più veloce per dare dignità a una persona e raggiungere l’integrazione nella società”. Espresso in numeri, il 70% dei partecipanti ha trovato una nuova occupazione in importanti aziende, come Live Nation o PA Consulting e nelle divisioni tecnologiche di BBC e Financial Times.
L’approdo del progetto in Italia
Il successo del programma ha portato Code Your Future ad espandere le sue attività all’estero e a trovare in LVenture Group il partner ideale in Italia. La società ospiterà i corsi nel suo Hub dell’innovazione presso la Stazione Termini di Roma, offrendo la possibilità di contaminazione con il proprio ecosistema, in cui quotidianamente startup, corporate, mentor e advisor creano concretamente nuova innovazione, lavorando fianco a fianco. “In Italia c’è una cronica carenza di nuove professionalità in ambito digitale. Attualmente, la richiesta delle imprese è di 200.000 lavoratori con specifiche competenze informatiche e digitali entro il 2023” ha spiegato il CEO di LVenture Group Luigi Cappello, che ha aggiunto: “Siamo convinti che ai fini dell’integrazione e della lotta alla povertà, sia molto più utile offrire un percorso di formazione rispetto ad operazioni rischiose come il reddito di cittadinanza appena introdotto”.
Code Your Future: come iscriversi al programma
Per iscriversi al programma bisogna avere l’età minima di 18 e registrarsi al sito codeyourfuture.io, per poi accedere alla fase di tutoring attraverso l’applicazione Solo Learn. “Utilizziamo questa procedura di application per evitare la dispersione a percorso già iniziato” ha affermato la coordinatrice di Code Your Future in Italia Hannah Roberts, che ha aggiunto: “Oltre alla formazione in ambito HTML, CSS, Java Script e React and Node, gli studenti avranno anche la possibilità di potenziare il loro inglese e sviluppare altre soft skill, come la corretta compilazione del Curriculum vitae e la simulazione del colloquio di lavoro. Inoltre, gli verrà rimborsato il biglietto del trasporto pubblico e offerto il pranzo. Abbiamo raggiunto degli accordi con alcuni ristoranti etnici e personalmente non vedo l’ora di provarli”. I venti aspiranti programmatori informatici frequenteranno le lezioni presso l’Hub di Stazione Termini a partire da sabato 4 maggio dalle ore 11 alle 17, per i successivi sei mesi.