I mattoncini danesi hanno annunciato l’acquisto di Merlin Entertainments che conta 130 strutture sparse in 25 nazioni su 4 continenti
Offerta pubblica d’acquisto da parte di Lego sulla britannica Merlin Entertainments, primo in Europa nel settore dei parchi di divertimento per famiglie, secondo al mondo dopo la Disney. Notizia particolarmente rilevante anche per l’Italia dato che il Gruppo inglese nel nostro Paese gestisce dal 2005 il parco di Gardaland. Una operazione da oltre 6,6 miliardi di euro che, al momento dell’annuncio (tramite il Financial Times), è stata salutata con un balzo in borsa del titolo dei mattoncini colorati.
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Merlin Entertainments in numeri
Merlin Ent è quotata sulla piazza di Londra e conta oltre 130 strutture sparse in 25 nazioni su 4 continenti, per un totale di 19 hotel e 6 villaggi vacanze. Globalmente le sue strutture turistiche, che annoverano anche gli 8 parchi Legoland, ricevono 67 milioni di visitatori annui e vengono gestite, nei periodi di alta stagione, da 28.000 tra dipendenti e collaboratori.
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Lego fuori dalla crisi
La mossa di Lego di acquisire un simile colosso dovrebbe dimostrare la ritrovata serenità finanziaria della società danese, che ha attraversato un biennio di crisi nel 2017 e 2018. Una crisi che sembra avere spinto il Gruppo a diversificare gli investimenti, il rischio e, forse, anche il core business, considerata la mossa odierna. Lego del resto non è nuova a incursioni nel settore: i parchi Legoland gestiti da Merlin erano stati ceduti circa 14 anni fa durante un altro periodo finanziario turbolento attraversato dall’azienda dei mattoncini.
Gardaland in numeri
Di sicuro, l’investimento permetterà a Lego lauti guadagni. Solo Gardaland, del resto, è una vera e propria gallina dalle uova d’oro. Nel 2018, il parco costruito sul lago di Garda ha avuto un aumento di visitatori del 17% rispetto all’anno precedente e i due hotel collegati hanno avuto un aumento occupazionale pari al 5%. I ricavi sono passati da 113,5 a 128,8 milioni di euro, con una crescita dello +13,5%. Per effetto di questa stagione positiva, il margine operativo lordo (l’utile al lordo di ammortamenti, svalutazioni, interessi e tasse) è passato da 35,4 a 42,9 milioni di euro.
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L’offerta pubblica d’acquisto è stata annunciata assieme a Blackstone Group e il fondo previdenziale canadese Cppib.