Accade a Canberra, in Australia, dove dopo la sperimentazione parte il servizio in alcune zone periferiche: Big G batte tutti, Cina esclusa, coi suoi aeroplanini che porteranno cibo e farmaci
La maggior parte è ancora in fase di test, per quanto avanzati, e sperimentazioni. Amazon, ovviamente, ma anche la startup israeliana Flytrex e la statunitense Flirtey, che addirittura aveva lanciato le consegne per 7-Eleven negli Stati Uniti tre anni fa. Troppo presto, forse. Wing, il progetto di droni volanti di Google, sta entrando nel vivo e dopo una lunga sperimentazione ha ricevuto il via libera per il servizio commerciale. Uno dei primi, se non il primo, al mondo. Accade in Australia, dove Wing, una delle società del gruppo Alphabet, sta appunto inaugurando il primo servizio pubblico di consegne volanti del Paese a Canberra, la capitale.
Il via libera australiano
L’autorità per la sicurezza nell’aviazione civile ha infatti accordato il via libera: i droni completamente elettrici e in grado di volare a 130 metri di altezza a 120 km/h, che in questo caso sono più avveniristici dei soliti quadricotteri perché dotati di piccole ali, potranno servire un centinaio di abitazioni nei sobborghi di Crace, Palmerston e Franklin. Più avanti il servizio – pensato fondamentalmente per farmaci, cibo e consegne a domicilio – si estenderà ad altre aree, da Harrison a Gungahlin.
Caffetterie e farmacie sono fra i principali partner del servizio, che promette di recapitare i prodotti acquistati online in pochi minuti. Una sperimentazione era stata effettuata mesi fa anche in Finlandia: la notizia, però, è che in questo caso siamo un passo avanti. Si tratta di un seppur limitato servizio commerciale a tutti gli effetti, come ce ne sono pochi al mondo, ad esclusione della Cina dove il settore è già decollato da almeno un paio di anni. Basti pensare alle consegne della flotta di JD.com o di Ele.me di Alibaba, in villaggi sperduti come in aree fortemente antropizzate quali lo Shanghai Jinshan Industrial Park, che copre una superficie di circa 58 chilometri quadrati.
Le “regole d’ingaggio”
Tornando all’Australia, gli aeroplanini di Wing – guidati dall’intelligenza artificiale per evitare gli ostacoli e individuare il miglior punto d’atterraggio – non potranno volare prima delle 7 di mattina e dopo le 8 di sera nel corso dell’intera settimana e non potranno avvicinarsi troppo alle persone: i residenti della zona saranno aggiornati sulle misure di sicurezza rispetto a come comportarsi con i robottini volanti e come ritirare le consegne. Secondo Wing, solo in quell’area ristretta il valore del delivery dal cielo potrebbe aggirarsi fra i 30 e i 40 milioni di dollari ed entro il 2030 una consegna su quattro sarà effettuata in questo modo.
Di fatto, Google batte Amazon – ancora impegnata nello sviluppo – in ambito di consegna generale al pubblico con un servizio che, vale la pena ripeterlo, per quanto limitato è di fatto una prima assoluta al pubblico. Più di recente Ups, il colosso delle consegne mondiali, ha stretto un accordo con Matternet per consegnare farmaci in alcune zone della Carolina del Nord. Anche in quel caso, però, si tratta di una sperimentazione.
Occhio però: non tutti i residenti della zona sembrano vedere di buon occhio il servizio. Molti residenti della zona, a giudicare dalle cronache che arrivano da quelle parti, sembrano detestare i droni e assicurato che, se il governo non interverrà, li abbatteranno sparandogli.