La terza edizione selezionerà il miglior ecosistema urbano che favorisce aziende e sviluppo. Tutti possono votare sul sito ufficiale: l’annuncio del vincitore al Global Entrepreneurship Congress in Bahrain
Qual è la città più innovativa in Italia? Il verdetto sarà annunciato in primavera alla finale della terza edizione di Cities Challenge Italy, il contest ideato dalla società di consulenza Meta Group per individuare e premiare le migliori realtà urbane che stimolano e facilitano le attività imprenditoriali. Tutti i residenti in comuni dai 50mila a 250mila abitanti possono inoltrare fino al 28 febbraio 2019 la richiesta di iscrizione della propria città, domanda che verrà poi inviata dagli organizzatori a tutti i sindaci coinvolti per confermare la partecipazione entro l’8 marzo. A quel punto una giuria di partner, tra cui anche StartupItalia!, si occuperà di selezionare le finaliste.
Come funziona Cities Challenge
Sul sito ufficiale del contest le votazioni cominceranno il 15 marzo per chiudersi il 29: chiunque, registrandosi sul portale, potrà dire la sua e scegliere il migliore ecosistema urbano per l’imprenditorialità in Italia. Da calendario della Cities Challenge, il 5 aprile sarà il pitch day, quando ogni città finalista avrà a disposizione 5 minuti per presentare la propria storia, gli investimenti fatti e la capacità di collaborare con i vari stakeholder del territorio. L’ultimo appuntamento del contest sarà infine in Barhain, dal 15 al 18 aprile, per l’annuncio della vincitrice di Cities Challenge 2019 durante il GEC, il Global Entrepreneurship Congress.
E con dei partners così non volete partecipare?🤩😁👈👌😉 Forza! Cosa state aspettando❓ Registratevi al link https://t.co/aj7EaSi1e6 e candidate la vostra città al Contest 😉 @META_Group @ItaliaCamp @treeopen @Italia_Startup @startup_italia @EnLabs IBAN pic.twitter.com/g8t9ZOxV2n
— Cities Challenge Italy (@challenge_italy) December 14, 2018
Dopo Cagliari e Reggio Emilia, vincitrici delle prime due edizioni, l’obiettivo di Meta Group è quello di continuare a favorire lo sviluppo di una cultura d’impresa seria in Italia, Paese che fino a pochi anni fa era purtroppo confinato al 46esimo posto mondiale per lo stato di salute dei vari ecosistemi imprenditoriali secondo il Global Entrepreneurship Index del 2017. Come riassume la società internazionale specializzata in attività di advisory, la sfida nazionale guarda proprio a un tessuto di imprese, aziende e startup da favorire per restituire un valore aggiunto a città e territori.
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Come ci aveva raccontato Anna Amati, fondatrice di Challenge Cities, l’Italia dispone di una ricchezza nei singoli territori. «È l’innovazione diffusa che deve superare la fragilità e la mancanza di un ecosistema capace di riconoscere e valorizzare l’eccellenza. Che nasce uguale ma non parte poi dallo stesso blocco di partenza. L’innovazione che ha bisogno di essere scoperta e collegata ai network e agli hub nazionali e internazionali. L’innovazione presente nelle città piccole e medie: città che paradossalmente, nonostante la rivoluzione digitale in corso, sono sempre più periferiche ed emarginate dalla globalizzazione». A questi comuni Challenge Cities vuole dare l’opportuna visibilità e un’occasione di connessione con i migliori network nazionali e internazionali.