La piattaforma per lo sport sceglie l’equity crowdfounding per ampliare i propri orizzonti. Investimenti per potenziare vendite e marketing
Gettare un ponte tra chi pratica sport, chi ospita gli sportivi e fino alle federazioni che gestiscono il movimento: Sportclubby punta a essere qualcosa di più di una semplice app per prenotare un corso in palestra o un campo del circolo, vuole costruire grazie alla tecnologia un patrimonio di informazioni utili a rendere lo sport accessibile e un fattore di benessere per tutti. Con queste premesse i suoi founder, Biagio Bartoli e Stefano De Amici, dopo il primo round del 2018 hanno dato il via a una campagna su Mamacrowd: che costituirà di fatto il secondo round di finanziamento per la startup con base a Chiavari, per farla crescere anche oltre i confini italiani.
Che cos’è Sportclubby
A una prima occhiata, si potrebbe pensare a Sportclubby come un’app pensata per prenotare lezioni in palestra: ma l’idea di Bartoli e De Amici si spinge decisamente più avanti, immaginando a come impiegare la tecnologia per valutare, analizzare e promuovere l’attività sportiva andando oltre la semplice dinamica 1-a-1 che si può instaurare tra trainer e praticante. Come detto, Sportclubby nasce con l’obiettivo di riunire in uno spazio comune tutti i soggetti coinvolti a vario titolo nello sport, di qualsiasi disciplina si tratti, per promuovere una pratica più consapevole, varia e a questo sommare anche una conoscenza approfondita del movimento.
Con 400 centri sportivi già registrati alla piattaforma, 80 sport, 90.000 praticanti e oltre 1,2 milioni di prenotazioni già gestite, Sportclubby è in grado di analizzare e conoscere approfonditamente le abitudini e le preferenze degli sportivi: con i dati è possibile comprendere quali sono gli sport più praticati, dove, quando, e di conseguenza tracciare una mappa dei gusti e delle esigenze degli utenti. Informazioni che possono essere impiegate dai gestori delle palestre o dei club per creare calendari su misura dei propri clienti, dai trainer per seguire e motivare gli sportivi, ma anche da parte delle federazioni per scovare sacche consistenti di praticanti di una disciplina su cui magari investire per scovare talenti nascosti.
“Vogliamo – dicono i founder Bartoli e De Amici, rispettivamente CEO e CPO di Sportclubby – promuovere una piattaforma che raggiunga tutti gli sportivi che praticano attività di qualsiasi genere, non solo riducendo le distanze tra federazioni, club e persone, ma anche portando le persone a fare più sport, e più sport differenti”. Per fare questo hanno messo in piedi app e strumenti appositi per tutti queste tipologie di utenti: gestione prenotazioni, abbonamenti, contabilità , un CRM, una community per i clienti dove condividere informazioni o persino sfidarsi. La campagna servirà a finanziare anche il prosieguo dello sviluppo: per compiere la visione che pone al centro di tutto i dati, quei big data che consentano di anticipare i trend ed elaborare una strategia adeguata ad approfittarne.
La campagna su Mamacrowd
Con un obiettivo minimo da raggiungere di 650.000 euro di adesioni in due mesi, Sportclubby punta a finanziare due anni nei quali consolidare la propria presenza sul mercato italiano e iniziare ad allargarsi al mercato europeo. Un mercato – quello del wellness – che oggi a livello globale vale circa 4,2 miliardi di euro e che cresce di circa il 6 per cento ogni anno. Nel solo mercato italiano sono circa 14,6 milioni gli sportivi che praticano con regolarità , più altri 16 milioni che sono frequentatori saltuari di centri sportivi e palestre: lo scorso anno sono state censite 55.000 strutture solo nel Belpaese, in crescita di oltre il 3 per cento e con un aumento del 4 per cento delle iscrizioni.
Sportclubby, come detto, ha già una sua clientela consolidata che vale a oggi un fatturato di oltre 150.000 euro e un team che oggi conta circa 30 persone: tra gli obiettivi del crowdfunding c’è anche il reperimento dei fondi utili ad avviare un piano marketing che consenta di ampliare il parco clienti (sia B2B che B2C), la costituzione di partnership strategiche e il reclutamento di nuove forze sia per quanto attiene la parte commerciale che per quanto riguarda lo sviluppo della piattaforma. A sostenere questo piano, oltre a chi deciderà di aderire alla campagna, ci sono anche gli stessi nomi che hanno già creduto nel progetto: Oltre Venture, Deltatre e Wylab, a cui ora si è unito anche il fondo territoriale Ligur Capital.
“Intendiamo non solo aumentare i numeri, ma anche passare dall’esperienza B2B a quella B2C – spiegano i founder, illustrando l’avvio della campagna – Gli utenti finali potranno cercare strutture, attività ed amici per praticare sempre più sport: il tutto resterà gratuito per loro. Per le società iscritte, invece, aumenteremo i servizi, attivando alcune opzioni premium: come la messa a disposizione delle nostre statistiche relative a prenotazioni, sport più seguiti, sport più praticati e tutto l’immenso mondo dei big data che ormai è fondamentale nell’ambito dello sport”.