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Parte oggi su StartupItalia! la rubrica di Gabriella Greison per #UnstoppableWomen che ci racconta le storie delle donne che hanno fatto la scienza
Arriverà il tempo che non farà più notizia il numero delle donne presenti in una commissione di comando, perché sarà normale così. La strada che stiamo tracciando è questa. E ormai abbiamo capito anche un’altra cosa: l’uomo non è immortale, la terra non è immortale, quindi sarà bene che in questo lasso di tempo in cui ci siamo noi, ci si affretti affinché sia così. Per questo mi dedico al racconto delle donne che hanno fatto e fanno la scienza, nei miei romanzi e a teatro con i miei monologo. E lo farò in questo nuovo spazio sul sito StartupItalia! scritto da me.
Mi dedicherò a loro una volta di più, alle donne della scienza che ieri e oggi ci hanno aperto e ci aprono un solco per terra da seguire. Perché specchiandoci nelle loro vite vedremo la parte di noi stessi di cui prenderci cura come il più prezioso dei regali della vita.
Mileva Maric, la prima moglie di Einstein
Il primo racconto non poteva che iniziare da Mileva Maric, la prima moglie di Albert Einstein. Mileva era fisica, aveva una mentalità scientifica formidabile ed era determinata nel voler realizzare se stessa nelle cose che faceva e non certo con il matrimonio o la maternità. Mileva era una secchiona. Come in tante lo siamo noi oggi. E solo oggi questo termine lo possiamo capire. Anche se i bambini ce lo hanno fatto capire prima di chiunque altro. La protagonista femminile della saga di Harry Potter è Hermione Granger. Una ragazza secchiona, pignola, autoritaria, e per questo – per come la vedono i milioni di fan della serie più popolare del nostro tempo – la più bella del pianeta. Hermione è ambiziosa, pedante, ma capace di prendersi le proprie responsabilità. Sa guardare lontano, si adatta ai tempi, si prende cura delle cose e delle persone.