Il museo progettato da Zaha Hadid e diretto da Hon Hanru lancia su Facebook un’utenza automatizzata e intelligente che risponde a domande, organizza percorsi guidati e fa accumulare Museum coin
Dalla fine di marzo il Maxxi, Museo delle arti del XXI secolo di Roma, ha un’arma in più per attrarre, fidelizzare e premiare i visitatori. Si tratta di un chatbot di Facebook che accompagnerà gli appassionati d’arte e creatività a spasso per la struttura firmata dalla compianta Zaha Hadid: una guida robotica che fornirà al pubblico tutte le informazioni necessarie per la visita, dalle curiosità architettoniche alle informazioni di servizio, dalla data di nascita di Pier Luigi Nervi alle opere esposte in quel momento nelle varie aree del museo guidato dalla fondazione diretta da Giovanna Melandri.
Come funziona
Chattando su Messenger con il museo di via Guido Reni il pubblico potrà andare alla scoperta dell’edificio – opera d’arte già di per se stesso – scegliere di farsi guidare attraverso percorsi tematici dedicati all’arte o all’architettura in base ai lavori presenti nella collezione permanente del museo – di recente riorganizzata e arricchita – e approfondire i temi della stimolante mostra Gravity. Immaginare l’Universo dopo Einstein.
Accumulare Museum Coin
Non solo: c’è anche un lato che incrocia divertimento, quiz e risparmio. Durante la sua visita guidata il visitatore, rispondendo a semplici quesiti o magari scegliendo di approfondire alcuni temi con le sue domande – insomma, interagendo col chatbot – potrà vincere e così accumulare delle monete virtuali da spendere all’interno del Maxxi per beni e servizi. I Museum Coin – crediti della valuta digitale del museo – daranno diritto a sconti sul biglietto e sulle card myMaxxi, a visite guidate, cataloghi delle mostre in corso, oggetti dal bookshop del museo (pure quello ampliato e allargato, unito alla caffetteria). Tutto ciò che ci si può comprare è consultabile su www.maxxi.art.
Realizzato in collaborazione con Engineering il chatbot del Maxxi è dotato di una componente di intelligenza artificiale che sarà in grado di rispondere a domande dirette e precise tipo “quali sono gli orari del museo? Avete in mostra opere di Sol Lewitt? A che ora chiude il Maxxi? quali sono le mostre in corso? Chi è Carlo Scarpa? Quanto costa il biglietto?”.
Una rete per la valuta culturale
“Il progetto è stato pensato come una modalità innovativa di interazione con il pubblico del museo, che non vuole assolutamente sostituire il rapporto con lo staff “umano”, ma che sia capace di rispondere in modo efficace e puntuale alle sue esigenze” si legge in una nota della struttura diretta dal 2013 dal cinese Hon Hanru con il Maxxi Architettura diretto fin dagli esordi da Margherita Guccione e il Maxxi Arte, diretto dal 2016 da Bartolomeo Pietromarchi. “Il bot costituisce il punto di partenza di un’analisi più dettagliata del pubblico e uno strumento capace di contribuire a una valutazione dell’offerta culturale dell’istituzione”.
Curioso, infine, l’obiettivo delle Museum Coin: sviluppare una rete di collaborazione tra musei e istituzioni italiane per farne una sorta di valuta culturale delle strutture artistiche e culturali italiane.