Nel nuovo polo Digital Tree, ha appena avuto inizio la prima edizione del corso riservata a 25 laureati italiani
Venticinque futuri data scientists saranno impegnati per i prossimi cinque mesi nel corso di formazione MAIA (Microsoft Artificial intelligence Academy): la prima accademia Microsoft di intelligenza artificiale. Nata dalla collaborazione tra il Digital Tree genovese di viale Cembrano, Microsoft e Università degli Studi di Genova, è appena iniziata la prima edizione del corso che comprende 576 ore di formazione – 174 di Big Data, 198 per Data Science e 204 di Artificial Intelligence. Al termine, è previsto un esame finale, suddiviso in tre moduli, per ottenere il Microsoft Professional Program Certificate. Tutti i 25 professionisti saranno assunti con contratto di lavoro subordinato.Â
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Recruitment e programma di studio
I 25 talenti arrivano da tutta Italia, ma le candidature erano più di 300. Per accedere alla selezione è stato sufficiente possedere un titolo di laurea triennale in in discipline STEM, anche se hanno fatto eccezione alcuni casi in cui il fatto di non essere laureati in questo ambito campo non ha precluso l’accesso perché compensato da un ampio bagaglio extracurricolare sviluppato nel settore.
Ad esempio, tra i partecipanti di questa prima edizione c’è una persona laureata in Psicologia che ha, però, intrapreso un rilevante percorso scientifico fuori dal programma di studio universitario. Pertanto, non è stata scartata, anzi, il suo approccio, che può essere differente rispetto ad un ingegnere o ad un matematico, potrebbe rivelarsi estremamente importante e fruttuoso sia per il gruppo che per gli studi stessi. Tra i docenti, a differenza degli studenti, spicca una maggioranza decisamente femminile: eccezione italiana nel settore.
Il programma di studio intensivo previsto da questo mese fino a febbraio, a frequenza obbligatoria, è articolato in questo modo: da lunedì a giovedì si tengono le lezioni in aula con i docenti del DIBRIS (Dipartimento di Informatica, Bioingegneria, Robotica e Ingegneria dei Sistemi) coordinati dal prof. Lorenzo Rosasco. Il giovedì sera è, invece, dedicato allo “svago produttivo” con partite di ping-pong ed iniziative di networking (incontri, scambi di idee, gaming) su temi coerenti con la professione del data scientist, mentre il venerdì è riservato all’apprendimento sul campo: in azienda o in Digital Tree, sfruttando le opportunità di contaminazione con compagni e docenti presenti. Al termine gli studenti affronteranno i tre esami (uno per modulo) per ottenere il Microsoft Professional Program Certificate.Â
Inserimento lavorativo garantito
Il corso garantisce a tutti i professionisti certificati da Microsoft l’inserimento in azienda con contratto di lavoro subordinato. Sono già molte le imprese che hanno investito in MAIA. “Viviamo la quarta rivoluzione industriale – afferma Mattia Marconi, presidente Giovani Imprenditori di Confindustria Genova – e se le aziende vogliono difendere ed accrescere il proprio vantaggio competitivo devono investire in capitale umano che sappia come sfruttare tutto il potenziale delle nuove tecnologie”.
In Nord-America, la figura del data scientist si classifica alle prime posizioni tra i lavori più richiesti. Anche in Italia la domanda cresce continuamente: ma ad una alta richiesta, corrisponde una bassa offerta. La nuova Microsoft Academy genovese sorge proprio per colmare il gap. Ed è già assicurata una seconda edizione del corso, che si terrà da marzo 2019. “Vista la grande richiesta di queste professioni, vogliamo preparare al meglio i giovani al mercato. Per la seconda edizione abbiamo già ricevuto tante domande di ammissione e l’interesse è alto anche da parte delle aziende”, ha annunciato Edoardo Carpiceci, general manager di Digital Tree.
Photo credit: Marco Marrè B.
Le candidature, che non prevedono limiti di età , possono essere inoltrate online compilando il form a questo indirizzo. Non è esclusa anche una futura terza edizione.
Perchè Genova
Microsoft ha scelto Genova ed il Digital Tree, il polo inaugurato a febbraio dove si studia l’intelligenza artificiale, poichè realizzato proprio per chi investe ed opera nei settori del cognitive computing e del machine learning. Ex sede di Siemens, lo stabile di viale Cembrano è poi divenuto di proprietà comunale: nel 2016, l’amministrazione genovese lo ha affidato in concessione a SoftJam, che insieme a Comune, Microsoft e PoliHub hanno messo a punto il progetto per la trasformazione dell’edificio nel nuovo polo tecnologico. Per quanto riguarda, invece, il personale docente, il DIBRIS (Dipartimento di Informatica, Bioingegneria, Robotica e Ingegneria dei Sistemi) dell’Università di Genova è ritenuto tra i più validi, in Italia, nelle discipline scientifiche e vanta una tradizione specifica proprio nel campo della AI.