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Niente nuovi smartphone, ma aggiornamento per la sua ultima ammiraglia. Con una fotocamera più smart che spremerà fino in fondo lo Snapdragon 835
Non ci sarà il nuovo G7 a Barcellona, a quanto pare: le voci vogliono LG impegnata a riprogettare il suo smartphone più importante per lanciarlo in primavera con caratteristiche innovative in grado di fargli raccogliere il plauso di pubblico e critica. Nel frattempo, però, c’è pronta un’altra novità: una versione potenziata del V30, lo smartphone più bello lanciato a IFA di Berlino lo scorso settembre.
V30s: come il V30, ma migliore
Leggero, schermo OLED 18:9 da 6 pollici QHD+ quasi privo di bordi, ottima fotocamera posteriore. Il V30 è uno smartphone particolarmente ben riuscito, uno di quelli che capitano una volta ogni tanto, dunque LG ha deciso di allungarne la vita e sfruttare fino in fondo un buon progetto.
Non ci saranno cambiamenti estetici particolari al terminale, forse solo la scritta V30s sul posteriore per distinguerlo dal V30 base: saranno sotto il cofano i cambiamenti fondamentali, con 6GB di RAM e ben 256GB di storage integrato – come già visto su una versione speciale del V30 che viene commercializzata soltanto in Corea.
Resterà invariato il processore montato, lo Snapdragon 835 di Qualcomm: un buon processore, che però manca degli ultimi ritrovati della scienza e della tecnica che aggiungono funzioni per il machine learning direttamente nell’hardware della CPU (come nello Snapdragon 845 e nel Kirin 970 di Huawei). E questa di per sé sarebbe una notizia, visto che la modifica principale del V30s sarebbe l’aggiunta di un meccanismo di riconoscimento delle immagini basato su algoritmi di intelligenza artificiale nella fotocamera principale.
Una fotocamera più intelligente
Quello che ci si aspetta di vedere al Mobile World Congress è un sistema di riconoscimento degli oggetti sulla falsa riga di quanto fa già Bixby di Samsung, chiamato LG Lens: il sistema consentirà di puntare a e-commerce o a risorse presenti in Rete semplicemente inquadrando con la fotocamera un libro, un oggetto, un monumento o, in alternativa, attingendo alla galleria delle foto scattate dallo smartphone.
A differenza di smartphone che montano Snapdragon 845 (come il Pixel 2 di Google) o il Kirin 970 (Huawei Mate 10 Pro), però, il V30s dovrebbe svolgere questi compiti unicamente via software: non si tratta di un limite particolare, semplicemente per svolgere i compiti di riconoscimento si impiegherà la solita CPU compresa nello Snapdragon 835 – che è un processore del 2017, sempre e comunque molto valido.
Col crescere della dotazione hardware, dovrebbe aumentare anche un po’ il prezzo del V30s di LG: potremmo viaggiare sopra i 1.000 euro, esattamente come le offerte di fascia alta della concorrenza (Apple in testa).