Il prossimo giugno Patrick Doyle lascerà la carica di CEO. Con lui il prezzo delle azioni della catena di fast food Usa è cresciuto di più di quello di Facebook, Amazon, Apple e Google
La curva del prezzo delle azioni di Domino’s Pizza è praticamente un continuo picco verso l’alto. Questo almeno dalla fine del 2011, vale a dire qualcosa in più di un anno dopo che il timone era stato preso da Patrick Doyle. Nel 2010, al suo arrivo, l’azienda si trovava nel caos. Otto anni più tardi Doyle si prepara a cedere il suo posto dopo una delle più impressionanti giravolte economiche della storia moderna.
L’origine di Domino’s Pizza
La più celebre catena fast food di pizza degli Stati Uniti insieme a Pizza Hut è stata fondata nel 1960 nel Michigan da Tom Monaghan e oggi conta oltre una decina di migliaia di ristoranti in oltre 70 paesi del mondo. Nel 1998 viene venduta alla società di private equity Bain Capital, mentre nel 2004 arriva la quotazione in Borsa. Ma qualcosa si inceppa.
Nel 2009 momento difficile
In un sondaggio del 2009 sulle preferenze di gusto dei consumatori americani tra le catene di pizza a stelle e strisce, Domino’s precipita addirittura all’ultimo posto in classifica. Nel dicembre dello stesso anno la compagnia annuncia di voler reinventare completamente la sua pizza. È un momento critico, che viene però superato brillantemente con l’arrivo di Patrick Doyle come nuovo ceo.
Saldo trimestrale da record
Nel 2010 si registra un guadagno trimestrale del 14,3 per cento, uno dei più grandi saldi mai registrati da una catena di fast food. Ma è solo l’inizio. Domino’s comincia a volare. Sotto la guida di Doyle, viene cambiata la ricetta della pizza, con il nuovo impasto artigianale, ma anche il resto del menù, con l’arrivo dei contorni, come pollo fritto e pane, e dei dessert.
Il ruolo del digitale
Il digitale gioca un ruolo fondamentale nella riscossa di Domino’s Pizza. Il servizio di ordinazioni online infatti è uno dei più all’avanguardia e il suo funzionamento è praticamente assicurato. Il momento forse più esaltante per l’azienda è l’apertura del primo ristorante in Italia, la patria originaria della pizza. Il 5 ottobre 2015 la catena apre a Milano la sua prima filiale, seguita da 7 locali nella stessa città e da un altro locale a Bergamo.
Crescita record per il prezzo delle azioni
Il prezzo delle azioni di Domino’s Pizza cresce tantissimo. E in percentuale lo fa di più dei giganti del tech come Facebook, Apple, Amazon e Google/Alphabet, come dimostra il grafico realizzato da FactSet, nel quale si evince che tra il 2010 e il 2017 l’aumento è stato addirittura del 1300 per cento.
Il futuro della compagnia
Numeri incredibili. Secondo alcuni osservatore, nel futuro di Doyle potrebbe esserci il ruolo di ceo alla catena Chipotle Mexican Grill. Spetterà al suo erede a Domino’s il proibitivo compito di non fare rimpiangere il ceo “del miracolo”.