“Il nostro obiettivo – ci racconta il cofounder- è migliorare il lavoro delle persone in azienda e aiutare i manager a comprendere se i dipendenti sono motivati. Per farlo utilizziamo algoritmi di intelligenza artificiale che si basano su studi di psicologia cognitiva”
GELLIFY, la piattaforma B2B che connette startup software digital alle aziende tradizionali, ha annunciato l’ingresso nel proprio programma di Beaconforce, startup basata a San Francisco che ha creato un algoritmo in grado di calcolare il livello di motivazione dei dipendenti di un’azienda.
“L’ingresso di Beaconforce nel portafoglio di GELLIFY rappresenta il nostro primo importante investimento in una realtà della Silicon Valley ad alto potenziale di crescita – dichiara Fabio Nalucci, CEO e founder di GELLIFY – perché va incontro, sfruttando le analytics e l’intelligenza artificiale, ad una delle più grandi criticità delle aziende di oggi, ovvero la gestione e il coinvolgimento delle risorse umane e dei talenti”.
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Che cosa fa Beaconforce
Quando i dipendenti sono poco motivati o non trovano stimoli nel proprio lavoro, il business dell’azienda peggiora. Partendo da questo dato di fatto e da studi accademici durati molti anni Luca Rosetti, ha deciso di fondare Beaconforce. Abbiamo raggiunto telefonicamente Nicola Basso, co-founder della startup, per capire meglio come funziona il tool. “Il nostro obiettivo – ci racconta Nicola – è migliorare il lavoro delle persone in azienda e aiutare i manager a comprendere se i dipendenti sono soddisfatti. Per farlo utilizziamo algoritmi di intelligenza artificiale che si basano su studi di psicologia cognitiva, studi di neuroscienze, ricerca in laboratorio”.
Beaconforce fornisce a tutti i dipendenti dell’azienda cliente un’app e trasforma i feedback forniti dai dipendenti in informazioni quantitative, attraverso algoritmi di intelligenza artificiale.