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A StartupItalia! Paolo Penati, Amministratore delegato di QVC Italia: “Per la prima volta presentiamo un palinsesto che unirà informazione, shopping e intrattenimento”. Tra vip ed influencer che supportano il progetto, ci sono Paolo Ruffini, Raul Cremona, Yuri “Gordon” Sterrore
Una serie di appuntamenti televisivi per promuovere la prevenzione dei tumori nelle donne. Il palinsensto di QVC, il canale TV dedicato allo shopping, cambia durante la settimana in sostegno alla ricerca sul cancro nelle donne. In collaborazione con Fondazione Veronesi, dall’8 ottobre fino a fine mese, l’emittente lancerà una serie di spettacoli per sostenere il progetto Pink is Good.
Il sostegno alla ricerca passa anche dalla TV
Proprio durante il mese dedicato alla prevenzione del tumore al seno, QVC e Fondazione Veronesi si sono attivamente impegnati, come lo scorso anno, per ricordare e finanziare la ricerca sul cancro. Ieri, 8 ottobre, alle 21, ha avuto inizio il primo appuntamento di Shopping4Good, durante il quale sono stati messi in vendita alcuni prodotti di colore rosa, dedicati alla cura della persona e della casa; alla moda e alla tecnologia. L’intero ricavato sarà donato all’iniziativa di ricerca Pink is Good, promossa da Fondazione Veronesi. Proprio il figlio del noto oncologo Umberto, il chirurgo senologo Paolo Veronesi, e alcuni ricercatori, spiegheranno ai telespettatori cosa si può fare nella quotidianità per cercare di prevenire il tumore.
Da martedì a venerdì, sempre alle 21, si riproporrà la vendita dei prodotti rosa. Tra i brand che hanno aderito all’iniziativa ci sono: per il beauty, Alpha H, BareMinerals, Doll10, Elemis, Flora Mare, Foreo, Orly, Perricone MD, Philips Sonicare, Prai, Sanctuary Spa, SBC, Syrio, Ultimate, Zoya; per il settore moda e gioielli, Ambra Jeans, Caterina Lancini, e Skechers, Bianca, Diamonique, Perlaviva, Salvatore Collaro; Ferò, Svad Dondi e EasiYo per la casa, e, infine, Halo per il settore tecnologia.
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Sei borse di ricerca a medici e ricercatori
Sei saranno le borse di ricerca che QVC destinerà a medici e ricercatori distintisi per lo studio di cure innovative dei tumori al seno, all’utero e alle ovaie. “Shopping4Good aggiunge un valore più profondo allo shopping sul nostro canale. Lo fa sia attraverso il sostegno economico alla ricerca scientifica, che tramite la promozione di stili di vita più sani – commenta Paolo Penati, CEO di QVC Italia – Quest’anno, per la prima volta, presentiamo un palinsesto che, per un’intera settimana, unirà informazione, shopping e intrattenimento. Puntiamo a raddoppiare l’impatto benefico della raccolta fondi rispetto all’edizione precedente. Un obiettivo importante che possiamo raggiungere grazie alla collaborazione con i brand che hanno aderito al progetto e a tutti i clienti che considerano questo appuntamento un momento imperdibile”.
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Il progetto Pink is Good
Dal 2013, Fondazione Veronesi porta avanti Pink is Good: il progetto in sostegno della ricerca grazie al finanziamento di borse di studio per medici e scienziati che dedicano la propria vita a cercare una cura ai tumori femminili. Ogni anno, in Italia circa 51.000 donne si ammalano di tumore al seno, oltre 10.000 all’utero e più di 5.000 alle ovaie. Se lo studio scientifico, negli ultimi anni, ha compiuto passi da gigante (oggi quasi il 90% delle persone a cui il tumore è stato diagnosticato in fase iniziale, guarisce), il cancro al seno resta la patologia più diffusa tra le donne. Pink is Good non solo contribuisce al finanziamento della ricerca, ma si occupa anche di diffondere l’importanza della prevenzione, grazie ad attività di comunicazione ed incontri gratuiti.
La campagna digital di QVC
#facciolikeallaricerca è l’hashtag utilizzato da QVC sui social per la campagna di comunicazione digital volta alla promozione degli studi scientifici. Tra vip ed influencer che supportano il progetto, ci sono Paolo Ruffini, Raul Cremona, Yuri “Gordon” Sterrore. L’obiettivo è quello di riuscire a creare un movimento in favore di uno stile di vita sano e consapevole, con un punto fermo al centro: prevenire è, decisamente, meglio che curare.