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Lo startup studio di Firenze ha ospitato l’incontro pizza e birra tra startupper in vista del prossimo Open Summit. Idee, progetti e storie di nuove imprese, tutte insieme allo stesso tavolo
C’è chi si è buttato anima e corpo in un progetto e non contempla un piano B. “Se hai già un’alternativa, vuol dire che non credi davvero in ciò che stai facendo”.
C’è chi ha bene in mente dove vuole arrivare e quali strade percorrere per farlo. “Certo, l’idea è importante, ma ancora di più è capire a chi ci si rivolge, qual è il tuo target di riferimento”.
C’è chi ha trovato la risposta giusta cercando una soluzione ai bisogni dei propri familiari. “Ho una figlia intollerante a molti alimenti e una moglie pasticciona che gioca con gli ingredienti, così mi sono chiesto cosa potrebbe essere utile in futuro per risolvere il problema degli allergeni”.
C’è chi ha battuto certe strade prima di altri, più per spirito d’iniziativa che per altro. “Ho iniziato a occuparmi di crowdfunding quando in Italia molti non sapevano nemmeno cosa fosse. Poi l’ho abbandonato quando iniziava davvero a funzionare. Grande istinto imprenditoriale il mio, no!?”.
C’è chi ha immaginato diverse volte di fondare la propria innovativa startup, ma poi non ha mai trovato il coraggio per quel primo e fondamentale slancio. “Quante occasioni perdute, eppure non mi do per vinta. Sono qui per conoscere persone, ascoltare storie, alimentare la mia ispirazione”.
L’incontro nello spazio Nana Bianca
Sognatori, innovatori, startupper, imprenditori. Persone comuni, in fin dei conti, alle prese oggi con una grande sfida: fare qualcosa di completamente nuovo in Italia. Una comunità che raccoglie intorno a sé sempre più persone. E che ora si sta organizzando, attraverso le cene a tema organizzate in diverse città da StartupItalia!, in vista dell’Open Summit 2017, uno dei più importanti eventi dedicati al mondo delle nuove imprese che ritorna quest’anno dopo il grande successo dell’edizione 2015.
Eventi molto smart, in pieno stile startup. Questa volta è toccato a Firenze ospitare la serata StartupItalia! nel bellissimo spazio di Nana Bianca. Incubatore, acceleratore d’impresa, startup studio, ci sarebbero mille modi per chiamare la creatura nata nel 2012 dall’esperienza di Alessandro Sordi, Paolo Barberis e Jacopo Marello. A differenza di tutte le realtà che accolgono un progetto e lo aiutano a crescere, Nana Bianca non guarda solo all’idea ma soprattutto alle persone che portano avanti un progetto.
E quella del Open Summit 2017 è non solo un’occasione per parlare di una realtà in continuo cambiamento davanti a una pizza e una birra, ma anche per fare team building. A raccontare e raccontarsi sono in tanti che vivono in questo mondo. Marco Bicocchi Pichi, presidente di Italia Startup; Andrea Nardi Dei, fondatore di VINO.75; Andrea Casadio che ha creato AllerGenio; Chiara Spinelli del CNR di Pisa; l’avvocato Monica Gobbato. E tanti altri insieme a loro.
La linea sottile tra successo e fallimento
A sentire le diverse esperienze delle persone sedute insieme allo stesso tavolo si capiscono tante cose di questo vasto universo, anche italiano, chiamato startup. Successo o fallimento, talvolta il confine è davvero sottile. Ciò che pare certo è che non si può mai perdere la concentrazione. Bisogna fissare l’obiettivo, mantenere il focus, impegnarsi come se fosse il primo giorno, soprattutto quando arrivano gli investitori. “Tante startup in quel momento si spengono, perdono qualcosa, perdono la scintilla creativa che ha dato loro vita e che le ha fatte risplendere”, dice uno degli invitati.
È un passaggio fondamentale: la prova più difficile da superare quando il successo sembra davvero a portata di mano, eppure è ancora distante. Ascoltare i racconti di chi quell’esperienza l’ha già vissuta sulla propria pelle permette di imparare, magari anche dagli errori altrui, e farsi trovare pronti quando il momento arriverà. E il momento per una startup di valore, prima o poi, arriverà.
Stasera appuntamento a Roma per il terzo incontro. Vi aspettiamo!