La startup della lista di nozze online si è guadagnata una partnership con l’ecommerce più famoso del mondo. Il ceo Sergio Serafini ci racconta com’è andata
In poco meno di tre anni dalla costituzione, possiamo dirlo, di strada ne hanno fatta. I ragazzi di Giftsitter hanno vinto un primo bando di Smart&Start di Invitalia, poi sono entrati nel programma di accelerazione di TIM #WCAP nel luglio 2015, guadagnandosi un posto nell’albo dei fornitori dell’azienda. Poi un secondo finanziamento da parte di Invitalia, nel 2016 un posto nel programma BizSpark Plus. E ora una partnership nientemeno che con Amazon. Proprio così, la startup della lista di nozze online si è guadagnata uno spazio sull’ecommerce più famoso del mondo. Nel dettaglio, Giftsitter è una piattaforma online che consente al festeggiato di creare una lista regalo gratuitamente, potendo disporre delle quote raccolte. Potrà personalizzare la sua lista con foto, informazioni utili, oggetti desiderati, creare il sito internet della propria festa con semplici drag&drop e gestire le comunicazioni e i ringraziamenti verso gli invitati. A sua volta gli invitati potranno versare la propria quota regalo comodamente da smartphone, PC o tablet in meno di 4 minuti. Inoltre, all’interno della piattaforma è stata creata una vetrina dedicata ai professionisti ed attività del settore dei festeggiamenti che ha la funzione di assistere il festeggiato all’individuazione del giusto professionista per la propria festa, proiettando la piattaforma verso un vero e proprio gestionale dedicato a tutte le fasi del festeggiamento. Il team (nella foto in basso) di Giftsitter è composto da Gabriella Massara (founder e social media), Vito Mammana (CTO), Fabrizio Pulvirenti (Backend Developer), Irene Raineri (UX & UI Designer), Gaetano Carpinato (Frontend Developer). E da Sergio Serafini (founder e ceo), che ci ha raccontato dell’accordo con Amazon e ci ha anticipato le mosse future di Giftsitter.
Sergio Serafini, l’accordo con Amazon. Come siete riusciti a chiudere questa partnership?
«E’ andata così. Nel 2015 abbiamo inviato una mail ad Amazon e non abbiamo avuto risposta. Dopo 9 mesi ci contattarono per telefono: che sorpresa. Li incontrai a Milano e mi dissero che erano interessati a capire di più di Giftsitter. La verità?».
Prego.
«Amazon secondo me non ha alcun controllo sul mercato delle liste nozze in Italia. C’è solo la wish-list. In quell’occasione a Milano abbiamo discusso di tutto questo, delle nostre esigenze e delle loro perplessità proprio sulle liste nozze online».
Nel frattempo.
«In questi mesi abbiamo sviluppato uno store interno alla nostra piattaforma che ha tutti i prodotti di Amazon Italia».
Perché Amazon vi ha scelto?
«Le startup che sviluppano progetti legati alle liste nozze sono nate abbastanza di recente. Nel 2014, quasi in contemporanea con noi, è nata una startup che si chiama Splitit a Catania. A Milano si è costituita Growish. Nel 2016 è nato Collettiamo. Tutto questo nel giro di due anni e mezzo. Quando abbiamo contattato Amazon nel 2015, eravamo i primi ad avere uno shop interno. Hanno apprezzato molto la nostra idea poi di offrire un complesso di servizi che contentissero di utilizzare la piattaforma a 360 gradi. Tra cui, la ricerca di un professionista di una determinata attività con la comparazione dei prezzi».
Avete anche stretto una partnership con Flazio?
«Sì, l’accordo con Flazio ci permette di offrire insieme alla lista regalo la creazione di un sito web».
Invitalia nel 2014 e TIM #WCAP nel 2015. Due passaggi determinanti nella storia di Giftsitter.
«Sì, confermo che è stato così. Siamo state una delle poche startup ad essere stata finanziata per ben due volte da Invitalia con il bando Smart&Start: 80 mila euro la prima volta, 220 mila euro la seconda. Poi siamo entrati in TIM #WCAP nel 2015. Siamo ancora qui, una delle tre startup rimaste dal precedente percorso di accelerazione».
Il 2017 di Giftsitter.
«Ci stiamo lavorando ma saremo una delle poche piattaforme cui Amazon consente di emettere buoni sconti in modo permanente sui loro prodotti. Entro metà aprile sarà operativa questa “scontistica”. Entro maggio struttureremo anche la partnership con Flazio. A quel punto ci concentreremo sullo sviluppo di un’app multipiattaforma. E poi c’è un’altra cosa importante».
Dimmi.
«Stiamo per lanciare il nostro gateway di pagamento».