Il noto marchio di mobili svedese sta lavorando con gli studenti per sviluppare un divano di design molto resistente. Una scelta che segna anche un cambiamento nella strategia dell’azienda
Ikea sta iniziando a cambiare le proprie prerogative, e lo sta facendo con l’aiuto di alcuni studenti universitari. Lo scorso anno il colosso svedese ha collaborato con il famoso designer inglese Tom Dixon per creare un divano trasformabile che si evolve insieme ai suoi utenti. L’obiettivo? Creare un prodotto longevo. Si tratta di una qualità che non era mai stata la preoccupazione principale dell’azienda, ma il nuovo divano Delaktig, insieme ad altri articoli che hanno subito delle modifiche importanti, è emblematico dell’interesse del marchio per cercare di aumentare la longevità dei propri prodotti. Per sviluppare il design del divano Dixon si è avvalso della collaborazione di 20 studenti della Parsons School of Design di New York.
Brainstorming e poi la presentazione a Ikea
In questo modo Ikea si assicura una ventata di idee creative e fresche, e dall’altra parte gli studenti ricevono una preziosa esperienza nel settore che non potrebbero mai avere all’interno di una classe, con questa modalità nasce un rapporto di fiducia reciproca e rispetto. Durante una sessione di lavoro di quattro giorni, gli studenti hanno lavorato a stretto contatto con Dixon, con il capo del design di Ikea, Marcus Engman, e con James Fuchter, un leader creativo dell’azienda. Hanno delineato delle idee per gli accessori che potrebbero essere installati e diverse applicazioni per il divano letto.
A conclusione del workshop, gli studenti hanno presentato le proprie idee ad Ikea, consapevoli che se qualcosa attirerà l’attenzione del marchio potrebbe andare in produzione.
La Parsons School of Design non è l’unica scuola con la quale Ikea ha collaborato per ideare il divano: hanno ospitato un workshop anche la Royal College of Art, a Londra, e la Musashino Art University, di Tokyo.
Una ventata di innovazione
Il design, e soprattutto la gamma di menti creative che hanno contribuito allo sviluppo, sono degli ottimi esempi di ricerca di Ikea, che ha lavorato più come una società di software che una di design, abbracciando il pensiero open-source. Rispetto ad altri settori, il settore del mobile non ha un grandissimo ciclo di innovazione, difetto che può portare alla stagnazione. L’adozione di un processo più proattivo potrebbe aiutare Ikea a creare prodotti che sono freschi e innovativi, e mantenere il marchio svedese in vetta sia per lo stile che per le vendite.