Convogli di auto-articolati sfrecciano sull’autostrada. Un solo pilota nella vettura di testa: il resto tutto governato dal software. Questo il sogno di Elon Musk
Un plotone di camion elettrici con guida automatica, programmati per seguire un veicolo che si trova in testa alla formazione e che fornirà indicazioni a chi sta dietro. Questo è il progetto Tesla, secondo quanto rivela Reuters dopo aver visionato alcune email tra l’azienda di Elon Musk e il Nevada Department of Motor Vehicles per degli accordi relativi ai primi test stradali. Tesla aveva già confermato di essere al lavoro su un prototipo di TIR elettrico, i dettagli del progetto verranno rivelati a settembre, durante un evento organizzato dall’azienda.
Tutti i big a caccia del driverless truck
L’azienda di Musk  non è la sola ad avere un progetto simile: Uber ha acquisito Otto, una startup fondata dagli ex membri del team precedentemente preposto da Google alla programmazione dei veicoli a guida autonoma. Waymo, società creata da Alphabet e Chrysler (di fatto il progetto delle self-driving car di Google), ha recentemente dichiarato di essere nelle prime fasi di pianificazione per la realizzazione di autocarri senza conducente. Sebbene né Tesla né Elon Musk abbiano confermato l’effettiva pianificazione del sistema di self drive in relazione ai nuovi autocarri elettrici, l’amministratore delegato ha ampiamente chiarito che nell’evento di settembre le sorprese relative ai sistema di guida autonoma saranno numerose.
Il fatto che il progetto proposto riguardi un plotone di camion potrebbe lasciar presupporre che il livello di sofisticazione dela tecnologia richiesta possa non essere di molto superiore a quello che Tesla ha già raggiunto per le auto senza pilota: il veicolo di testa potrebbe infatti essere guidato da una persona, fattore che semplificherebbe di molto le caratteristiche del convoglio. I conducenti di tale veicolo avranno probabilmente bisogno di nuovi tipi di permessi di guida, data l’alta responsabilità dell’intero plotone. Un sistema simile, inoltre, ben si armonizzerebbe con la circolazione di automobili senza conducente, specie se integrate su un sistema autostradale con segnalazioni automatiche.
Vantaggi e svantaggi
Del resto, i vantaggi derivanti dai veicoli o dai TIR che viaggeranno aggregandosi secondo in queste formazioni potrebbero essere numerosi: si potrebbe mantenere  una minore distanza tra i veicoli, il che ridurrebbe la resistenza all’aria e permetterebbe di consumare meno carburante; si favorirebbe, inoltre, una congestione minore specie nelle ore di punta, con un  ridotto rischio di incidenti. Alcuni dei possibili svantaggi, ipotizzati dagli esperti, sono legati al minor livello di attenzione del conducente, che quindi sarebbe meno pronto a colmare le mancanze del software, e ai sistemi  che rischiano di subire attacchi hacker.