Il test di lancio è avvenuto il 25 maggio in Nuova Zelanda e ha dimostrato la capacità di Electron di portare in orbita piccoli satelliti e di rendere lo spazio un po’ più accessibile a tutti
Rocket Lab, una società aerospaziale della Silicon Valley, ha lanciato il 25 maggio dalla Nuova Zelanda il primo razzo con un motore stampato in 3D. Un passo molto importante nella nuova corsa commerciale che punta ad abbattere le barriere finanziarie e logistiche dello spazio. «Il nostro obiettivo con Electron è quello di sviluppare un razzo affidabile che possa essere prodotto in serie. Vogliamo rendere lo spazio accessibile, fornendo una frequenza di opportunità di lancio senza precedenti», ha detto Peter Beck, ceo e fondatore di Rocket Lab.
Il guscio esterno di Electron è realizzato quasi interamente in fibra di carbonio, utilizza una turbopompa elettrica e un motore stampato in 3D. Questo primo lancio, concluso con successo, fornirà dati importanti per affinare la costruzione del razzo. Una nuova generazione di veicoli spaziali, guidati da SpaceX di Elon Musk, ha reso l’accesso allo spazio una realtà, se non per tutti, almeno più accessibile ai privati. Con SpaceX e i suoi concorrenti in gran parte focalizzati sul business redditizio del lancio di grandi satelliti (molto costosi), diverse aziende fanno a gara per portare in orbita razzi più piccoli, in grado di essere lanciati poco tempo dopo la consegna.
Rocket Lab, società con servizi in California e centro di lancio in Nuova Zelanda, è tra i leader in questo settore. I razzo Electron costa 5 milioni di dollari e può trasportare 225 kg di carico in orbita. Rocket Labs punta anche a incrementare il numero di lanci all’anno fino a 50. L’azienda ha trascorso gli ultimi quattro anni a preparare il test di lancio e la settimana scorsa ha ricevuto il via libera dalla Federal Aviation Administration. In quest’anno ci saranno altri test per verificare la capacità di trasportare piccoli satelliti in orbita così come richiesto dai clienti della società.
La Nuova Zelanda ha creato appositamente una nuova legislazione per il lancio di razzi: navi e aerei hanno bisogno di cambiare rotta ogni volta che viene lanciato un veicolo spaziale e questo limita le opportunità di lanci nei cieli affollati degli Stati Uniti. La Nuova Zelanda, al contrario è ben posizionata per inviare satelliti verso un’orbita da nord a sud intorno ai poli. Rocket Lab, secondo gli investitori, ha già un valore di un miliardo di dollari. L’azienda ha clienti come la Nasa, Spire, Planet, Moon Express. Inoltre, ha appena venduto un lancio a Spaceflight Industries, una società che agisce come mediatore per l’accesso allo spazio.