Due giorni dopo la giornate europea della privacy, Antonello Soro invita esperti e istituzioni a confrontarsi sul futuro della protezione dei dati
Oggi 30 gennaio, Antonello Soro presiederà il convegno “Big Data e Privacy. La nuova geografia dei poteri“, nell’Aula del Palazzo dei Gruppi parlamentari della Camera dei deputati. Come di consueto, è prevista la partecipazione di esperti, giornalisti, rappresentanti del Parlamento. Il cerimoniale ha fatto sapere in una nota che si è registrato il pieno delle presenze ma che l’appuntamento sarà trasmesso in diretta webtv per coloro i quali non sono riusciti a prenotare la partecipazione.
Le sessioni, i contenuti, gli invitati
La prima sessione del convegno, “La nuova economia fondata sui dati“, sarà coordinata da Augusta Iannini, e vedrà gli interventi di Franco Bernabè, manager di lungo corso sia nel settore pubblico che in quello privato, autore nel 2012 per Laterza del libro “Libertà vigilata. Privacy, sicurezza e mercato nella rete”, e Giulio Tremonti, ex ministro della Repubblica, avvocato e docente universitario. La seconda, “Dal profilo dei consumatori al profilo dei cittadini“, coordinata da Licia Califano, ha in agenda gli interventi di Ilvo Diamanti, editorialista di Repubblica e sociologo esperto di indagini statistiche, ed Enrico Giovannini, ex ministro e presidente Istat. La terza sessione riguarderà invece “Le grandi sfide: open data, genomica, intelligenza artificiale“. Moderata da Giovanna Bianchi Clerici, vedrà gli interventi di Stefano Ceri e Diego Piacentini, il commissario governativo per l’attuazione dell’Agenda Digitale.
Le conclusioni sono affidate alla ministra per i Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro.
Anche se è incentrato sul rapporto tra Big Data e privacy e la nuova geografia dei poteri rappresentata dalle piattaforme web che gestiscono e vendono i nostri dati come Facebook e Google, il convegno, che si tiene a due giorni dalla Giornata europea della protezione dei dati personali, sarà probabilmente l’occasione per fare un bilancio sui tanti temi di cui il Garante si è occupato nell’anno precedente. Tra questi l’istruttoria sull’uso dei dati degli utenti da parte di Change.org Inc., noto gestore di campagne on line, quella relativa alla modifica della privacy policy effettuata da WhatsApp per mettere a disposizione di Facebook le informazioni riguardanti gli account dei singoli utenti per finalità di marketing, ma anche le iniziative assunte dal Garante per tutelare i dati sanitari online, sollecitare comportamenti responsabili nell’uso dei social nelle scuole, fino alle indicazioni offerte dal Garante stesso sulla gestione dei dati bancari e la sicurezza delle banche dati.
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Il Garante italiano e l’incognita Trump
La giornata alla Camera potrebbe anche essere un primo momento per cominciare a ragionare sul rapporto da intrattenere con l’America del presidente Trump che in un nuovo ordine esecutivo appena firmato ha voluto ridefinire i confini del diritto alla privacy così come si era configurato sotto la presidenza Obama. Il testo firmato dal neopresidente e che ha già sollevato molti timori, prevede infatti che le agenzie governative siano tenute a rispettare i vincoli del Privacy Act solo nei confronti dei cittadini americani e non si applicherebbero a turisti, immigrati e a chi si reca negli Usa per lavoro.
Per questo ci si aspetta che tra gli invitati qualcuno solleverà il tema del Privacy Shield, l’accordo Usa-Europa che avrebbe dovuto blindare la garanzia di privacy dei cittadini europei i cui dati “viaggiano” oltreoceano ma anche il tema della loro gestione da parte delle aziende che operano tra le due sponde dell’Oceano.