La pedalata di beneficenza ha coinciso con i risultati del referendum. Al centro delle discussioni sul treno e in traghetto, tra Parigi e Londra
All’alba del giorno in cui la Gran Bretagna si è svegliata con la notizia della Brexit, 70 tech manager del Regno Unito sono partiti a bordo di un Eurostar da Londra a Parigi per un giro in bicicletta di beneficenza di 306 km (con ritorno a Londra nel corso del fine settimana). Founders, investitori e sviluppatori hanno anche raccolto più di 55 mila sterline per che saranno devolute al progetto Room to Read. Alcuni dei founders che Business Insider ha intervistato alla partenza erano piuttosto preoccupati dai risultati del referendum. Inevitabile che in questo tour si parlasse proprio delle implicazioni e delle conseguenze della Brexit nel settore della tecnologia del Regno Unito.
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I dubbi dei TechBikers, prima di partire…
Tante le domande. I fondatori di startup tecnologiche del Regno Unito faranno le valigie per altre città , come ad esempio Parigi e Berlino? Si trasferiranno nei Paesi europei per garantire un libero accesso a quei 500 milioni di persone che lavorano allo sviluppo del Digital Single Market? Si sposteranno in Europa, dove potranno assumere persone provenienti dal Regno Unito? Imprese come Google e Amazon rimarranno fedeli a Londra o sposteranno i loro uffici come stanno progettando le aziende del settore finanziario?
…e in treno
Sull’Eurostar, tra i techbikers più noti, c’era anche l’ex partner di Google Ventures Eze Vidra e gli imprenditori Nadav Rosenberg e Chris Mairs. Protagonisti anche il chief operating officer di Smartup.io, Robbie Howshall, il capo del Cloud banking & NBFI global partnership Pedro Batista, il responsabile del settore pubblico del Regno Unito di Apple Craig Pollard. E poi Harry Briggs, BGF Ventures VC e CEO di Evermore, Christoph Ortlepp, VC di Early Bird di Monaco di Baviera. E poi ancora, Rich Pleeth, fondatore di Sup, e Will McMahon, venture capitalist a Highland, che hanno sventolato la bandiera dell’Unione europea sul traghetto da Dieppe a New Haven. C’erano anche  Kodjo Adovor, amministratore delegato di Merrill Lynch e Eli Allalouf, International Investor Manager.