Il magazine berlinese The Hundert ha fatto una classifica delle 100 donne che hanno fondato startup di successo. Tra queste le italiane sono quattro: Chiara Burberi, Elisa Fazio, Barbara Labate e Gioia Pistola
Sono giovani, sono innovative ma non sempre sono al femminile. L’ultimo report dell’European Startup Monitor ci dice che solo il 15 per cento delle startup europee sono state fondate da donne. Tra queste, però, ci sono dei modelli a cui tutte le aspiranti imprenditrici potrebbero guardare. Il magazine berlinese The Hundert ne ha scelte cento. Donne diverse che hanno deciso di dare il via ai business più vari. Nella classifica le italiane sono quattro: Chiara Burberi, Elisa Fazio, Barbara Labate e Gioia Pistola. Dalla scuola all’internet delle cose, passando per la programmazione e perl risparmio: questi i settori in cui l’Italia delle startup al femminile eccelle.
1. Barbara Labate e il suo Risparmio Super
Un grande volantino online da consultare per scovare le offerte migliori e fare gli acquisti più vantaggiosi. E c’è anche un’app che permette di farlo direttamente dallo smartphone senza la necessità di girare supermercati per confrontare i vari prezzi. Di questo si occupa Risparmio Super. Il funzionamento è semplice: l’utente si geolocalizza, poi fa la lista della spesa. E trova il punto vendita con le offerte migliori. Fondata nel 2010 da Barbara Labate insieme a Zion Nahum, Risparmio Super ha raccolto finora 3,52 milioni di dollari in 4 round di investimenti secondo i dati di Cruchbase. L’imprenditrice di origini messinesi occupa la tredicesima posizione nella classifica di The Hundert. La formazione di Barbara Labate è stata soprattutto all’estero. La sua esperienza più importante negli Stati Uniti con una borsa di studio Fulbright prima e un master alla Columbia University poi. La sua vita imprenditoriale, però, è tutta italiana. Anzi ha come centro la Sicilia e precisamente Sant’Agata li Battiati in provincia di Catania dove ha sede Risparmio Super. La startup in questi anni ha partecipato a diverse competizioni come la Mind The Bridge Competition che le hanno dato visibilità a livello internazionale e le hanno permesso di attrarre maggiori investimenti.
2. Chiara Burberi – Redooc
«La palestra della matematica più grande d’Italia». Così il sito di Redooc descrive il suo prodotto. La startup milanese StarRock di Chiara Burberi, Nicolò Ammendola e Roberto Borsato ha creato Redooc nel 2013. «Redooc è nata pensando ai miei figli, ai miei nipoti, a tutti i ragazzi e ragazze italiane che si meritano molto, perché hanno avuto la fortuna di nascere in un grande Paese. Anche per questo siamo in beta permanente: loro crescono, Redooc cresce con loro». Chiara Burberi, posizione numero 19 della classifica delle imprenditrici di successo europee, sintetizza così lo spirito della sua iniziativa. Si è laureata in Economia Aziendale presso l’Università Bocconi, e ha poi continuato la sua formazione nell’università milanese dove è stata anche borsista in economia delle aziende. Ha lavorato in Business Performance Institute, in UniCredit Group e in McKinsey & Co. E ora dirige questa piattaforma che offre agli studenti di scuole medie e superiori più di 1000 videolezioni e 7000 esercizi svolti. Un modo alternativo di prendere ripetizioni di matematica.
3. Elisa Fazio – Flazio
Flazio è nata a Catania nel 2012 dall’unione delle competenze e dei nomi di due fratelli, Elisa e Flavio Fazio. L’attività della startup è concentrata sulla realizzazione di siti web per utenti alla ricerca di un posizionamento in rete veloce ed efficace, soprattutto per chi non ha le competenze adatte a farlo in maniera autonoma. Elisa Fazio, 35 anni, oggi è il Ceo dell’impresa e occupa la ventinovesima posizione nella classifica di The Hundert. Nel suo passato professionale esperienze di ingegnere ad Accenture e Engineering, soprattutto nel supporto alla pubblica amministrazione per lo sviluppo dei sistemi informativi. Nel 2012 la sua startup riceve un finanziamento di 400 mila euro. Nell’ottobre del 2015 Flazio vince l’Unicredit Start Lab e comincia a collaborare con il gruppio bancario. Ha vinto diversi premi come il “Mind the bridge” che ha portato Flazio fino a San Francisco.
4. Gioia Pistola – Atooma
Gioia Pistola ha fondato Atooma insieme Fabrizio Cialdea nel marzo del 2013. In questi anni la startup romana ha chiuso tre round di finanziamento e ha raccolto 1,07 milioni di dollari. L’azienda creata da due italiani, ha la sua sede principale a San Francisco negli Stati Uniti. L’attività principale della startup ruota attorno all’intelligenza artificiale per la comprensione dei gusti degli utenti, soprattutto nell’internet delle cose. Nel passato lavorativo della fondatrice Gioia Pistola un’esperienza da blogger e da product manager dell’app musicale Neomobile. All’InnovActionLab Gioia offre anche consigli e supporto alle startup che sono all’inizio del loro processo imprenditoriale. Nella classifica di The Hundert la sua posizione è la numero 35.