Puoi provarci e avere fortuna, ma oggi investire nelle criptovalute può essere un azzardo: «È come fare un intervento di chirurgia agli occhi su un lettino mobile con i rollerblade. Può anche darti adrenalina, ma il risultato finale può essere doloroso» spiega The Middle Ground.
6 miliardi a chi fa affari coi bitcoin
La cifra è bella grossa e dimostra quanto terreno la cripto valuta più importante al mondo abbia guadagnato dal 2009 a ora. Sei miliardi investiti nelle aziende che gestiscono i portafogli di bitcoin, si occupano delle transazione e dell’estrazione. Oggi un bitcoin ha un valore di 600 dollari.
La blockchain, il libro mastro che registra tutte gli scambi che avvengono, ha dato quella spinta in più che mancava, annullando la possibilità di frodi. Non è un caso se analisti finanziari e gruppi bancari hanno iniziato già da tempo a scommetterci, apprezzandone il valore.
Sono 2 i vantaggi che la moneta tradizionale può sognarsi:
1. Sicurezza. Ogni transazione avviene solo se l’intero network l’ha vista e registrata, milioni di occhi vedono quello che sta succedendo e quindi imbrogliare diventa davvero difficile.
2. E in più la garanzia dell’anonimato. Non è un caso se recentemente le autorità americane hanno sequestrato ben sette milioni di dollari in transazioni illegali (sulla piattaforma di cambio bitcoin – dollari, Mt.Gox). I soldi venivano usati per comprare armi e in attività di riciclaggio di denaro sporco. Tuttavia, pensare che questi abusi rendono i bitcoin cattivi equivale a dire che le mani sono sbagliate perché qualcuno le usa per farci a pugni.
Ma ci sono almeno 4 cose che devi sapere
È innegabile che c’è chi ha guadagnato migliaia di volte in più rispetto all’investimento iniziale (nel 2013 il bitcoin è arrivato anche a valere 1.400 dollari). Eppure investirci oggi potrebbe essere ancora un azzardo. Per 4 motivi principali…
1. Se vuoi farcela devi essere un trader. Chi fa soldi ha la mentalità del trader e non quella dell’investitore. Deve essere attento alle oscillazioni del mercato e intuire quando è il momento giusto per entrare in campo. Di solito molto viene determinato dall’attenzione della stampa. Quando inizia a parlarne molti curiosi proveranno. Bisogna allora investire in quel momento. Perdere qualche ora significa buttare soldi.
2. Quanti li usano in una stanza? Prendi una stanza di 100 persone, forse due o tre avranno fatto una transazione in bitcoin. Anche se è vero che ci hanno già investito sei miliardi di dollari, dall’altra la cripto moneta si sta adattando con lentezza alle abitudini dei consumatori. Quando tutti la useranno per comprare la frutta al supermercato o per pagare in un ristorante, allora significherà che siamo al punto di svolta. I bitcoin, visti oggi, sono solo un mezzo in mano a un gruppo di persone che li conservano, aspettando il momento giusto di spenderli.
3. E se ti rubano il tuo portafoglio virtuale? Gli wallet (i portafogli virtuali) dei bitcoin possono essere hackerati e al momento non c’è nessun tipo di assicurazione. Quando anche assicuratori tradizionali si occuperanno di bitcoin allora i consumatori si sentiranno più sicuri e faranno investimenti.
4. I bitcoin non hanno uffici. La differenza tra moneta tradizionale e cripto valuta è che la prima viene garantita da un governo, da un’autorità centrale, che ha uffici, può essere interpellata. E questo tranquillizza compratori e venditori.
Insomma: provaci, ma non esagerare
«Comprane qualcuno come esperimento, potresti fare soldi facili e sperimentare una forma alternativa di shopping. Ma ricorda che i bitcoin hanno ancora soltanto 6 anni di vita e sono lontani dall’affidabilità . Insomma, provaci, ma non usarli come piano per la tua pensione» conclude The Middle Ground.
Bitcoin, la catena della fiducia che banche e governi non potranno mai corrompere
Da secoli l’uso della moneta si evolve secondo la tecnologia disponibile e i bisogni della società . Bitcoin è una forma di moneta, ogni moneta è informazione. L’informazione deve essere scambiata, solo così potrà essere riconosciuta e associata a un valore, soprattutto nella modalità del mondo odierno disegnato a rete. Continua a leggere…»