Uno studente di medicina ha pensato di usare il meccanismo del giroscopio per dare stabilità alla mano di chi è affetto dal morbo di Parkinson. «È un concetto diverso dal cocktail di medicinali»
Uno studente di medicina dell’Imperial College di Londra, a 24 anni, ha inventato un guanto ingegnoso che riduce dell’80% il tremore alle mani di cui soffrono i malati di Parkinson. Oggi, Faii Ong ha 26 anni e può vedere il suo sogno diventare realtà. La sua idea, GyroGlove, verrà lanciata sul mercato UK a settembre.
L’idea per una paziente di 103 anni
La storia del progetto di Ong che inizia quando a un tirocinio gli viene chiesto di assistere una donna malata di Parkinson. Dopo aver notato le difficoltà che la paziente aveva a mangiare un piatto di riso, il ragazzo chiede all’infermiera se ci sono delle soluzioni per alleviare il disagio della donna: «Non c’è nulla da fare» si sente rispondere. Ma lo studente non si arrende e cerca delle soluzioni che non siano i tanti medicinali che i pazienti sono costretti a prendere, spesso inefficaci nello bloccare il tremore. Prima valuta la possibilità di usare bande elastiche, pesi, molle e anche alcune soluzioni complesse di robotica, ma niente sembra fare al caso. È in quel momento che torna alla sua infanzia e pensa ai giroscopi meccanici che funzionano come un meccanismo simile a quello delle trottole con cui si gioca da bambini.
Come funziona Gyroscope
Ong studia e viene a sapere che il meccanismo alla base di un giroscopio viene utilizzato in tanti campi, come nei satelliti per garantirne la stabilità nello spazio. La sua idea è semplice, posizionare un disco di bronzo sulla parte posteriore della mano che effettua 20 mila rotazioni al minuto grazie a una batteria.
Il moto del disco rallenta il tremore dando alla persona la sensazione di avere immerso la mano nella gelatina
Ciò garantisce una maggiore stabilità nei movimenti. Nei test che vengono effettuati, i risultati sono subito soddisfacenti, il guanto riduce i tremori del 90%: «GyroGlove aiuterà i pazienti in compito come usare un pc, scrivere, cucinare e guidare» spiega Hellen Matthews, del Cure Parkinson’s Trust, la Fondazione che si occupa di trovare nuove cure per la malattia.
La vittoria alle prime competizioni
Dopo aver avuto l’idea Ong coinvolge alcuni dei suoi colleghi e professori, che oggi compongono il board della startup. Nasce così GyroGear che ottiene subito due riconoscimenti, la finale a OneStart, tra le più importanti business competition del biotech e F Factor, competizione per imprenditori hitech in Inghilterra nella quale si è aggiudicata il primo premio di 10 mila sterline. Il Ceo pensa anche ad altri possibili usi dell’innovazione puntando a tutti quei professionisti che per lavoro hanno bisogno di tenere la mano ferma (chirurghi, fotografi, o sportivi).
Da settembre sul mercato
Il prodotto sarà sul mercato dopo l’estate a un costo che dovrebbe aggirarsi tra i 500 e 850 dollari: «È un concetto completamente diverso dal cocktail di medicinali presente oggi sul mercato. Qualcosa che puoi indossare e sentirne subito i benefici» spiega Ong.