Mentre Alice nel Paese delle Meraviglie torna nei cinema (con il sequel “Attraverso lo specchio”) la prima edizione del libro sta per essere battuta all’asta per una cifra da capogiro. Dopo che venne buttata via
È in questi giorni nelle nostre sale cinematografiche e primo nel box office “Alice attraverso lo specchio”, sequel del fortunatissimo film di Tim Burton, Alice in Wonderland. Johnny Depp è tornato nei panni del Cappellaio Matto insieme alla brava Mia Wasikowska in quelli di Alice. Il film è la trasposizione del romanzo di Lewis Carroll del 1871 “Attraverso lo specchio e quel che Alice vi trovò”, pubblicato sei anni dopo il grandissimo successo “Le avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie”. Entrambi i romanzi sono pieni di allusioni a personaggi, indovinelli matematici, avvenimenti, proverbi e filastrocche dell’epoca. Le avventure di Alice sono entrate di diritto nella letteratura mondiale e ha influenzato notevolmente la nostra cultura, con diverse trasposizioni nel cinema, nella televisione, nella musica, nei fumetti e persino nei videogiochi. La prima edizione di Alice doveva andare al macero perché l’editore non riteneva la qualità della carta sufficientemente buona. Il 16 giugno proprio quella prima edizione andrà all’asta per una cifra da capogiro.
La prima edizione? Carta straccia
Alice nel paese delle meraviglie appassiona da sempre. Ma forse ci sono cose che non sapete sul romanzo di Carroll. Innanzitutto Alice è vissuta veramente. Alice Pleasance Liddell ispirò Charles Dodgson (vero nome di Carroll) durante una gita in barca con le sue sorelline. In un giorno d’estate Carroll, per rendere piacevole il tempo da passare con le tre bambine, s’inventò una storia, che più tardi mise per iscritto e regalò a Alice Liddell che tanto aveva insistito per averla. La storia s’intitolava Alice nel sottosuolo, e si sviluppava in soli quattro capitoli illustrati da Carroll stesso. La prima edizione del libro doveva essere buttata come carta straccia. Nel giugno del 1865 l’editore MacMillan ne fece stampare 2000 copie, ma l’illustratore, tale John Tenniel, chiese ed ottenne che venissero ritirate tutte per via della scarsa qualità della carta. Gli originali sarebbero dovuti finire al macero, come scrisse lo stesso Lewis Carroll nel suo diario. Il 16 giugno verrà battuta all’asta una delle prime copie, proprio una di quelle che vennero subito ritirate.
La base d’asta sarà tra i due e i tre milioni di dollari, il che ne farà la più costosa carta straccia della storia.
Delle 2000 copie originali ne rimangono soltanto 22, 16 delle quali sono già in possesso di alcune biblioteche (tra cui la British Library).
La mano di Dalì e le ombre su Carroll
L’edizione del 1969 venne illustrata da Salvador Dalì. Sono 12 i disegni del grande artista contemporaneo, uno per ogni capitolo del libro, con tanto di firma autografa. Le illustrazioni sono visibili anche online, dopo che la William Bennett Gallery le ha digitalizzate. Copie di questa edizione sono in vendita su Amazon a 12.900 dollari. Lewis Carroll era un dandy, non si sposò mai e mantenne un’amicizia molto stretta con diverse bambine oltre ad Alice. Proprio per questo suo modo di comportarsi viene accusato da alcuni studiosi di essere stato un pedofilo, ma questa teoria non ha sempre suscitato molti contrasti: nel suo ultimo libro Robert Douglas-Fairhurst analizza proprio il rapporto tra l’autore e la protagonista del libro, sostenendo che non fu influenzato da alcuna pulsione sessuale.