In Svezia la disruption del condom: non si rompe mai grazie a celle incise all’interno. Innovativo anche il packaging che è minimale e ricorda quelli usati da Apple per i suoi prodotti
È l’incubo di tanti, la rottura del condom durante il rapporto con tutte le paure che seguono (gravidanze non programmate, malattie sessuali…). Oggi LELO, un’azienda svedese che da 20 anni progetta sex toys, progetta un nuovo condom che promette di essere molto più resistente (e sensibile allo stesso tempo) di quelli oggi sul mercato. L’innovazione? Non nel materiale, che è sempre il lattice, ma nella forma con piccole celle, come quelle di un alveare, incise nel materiale.
Il condom non cambia da più di 100 anni
Quella di rivoluzionare la progettazione del condom è una sfida che non ha ancora visto la vittoria di grandi disruptor. Se i computer sono diventati così piccoli da diventare tascabili, e le macchine hanno imparato a guidare da sole, poca innovazione è stata fatta nel settore dei profilattici, che restano più o meno gli stessi del 1920: «Dal punto di vista medico il lattice così come lo conosciamo noi è un oggetto pieno di falle: scivola, può rompersi e riduce la sensibilità di chi ne fa uso» spiega Filip Sedic, il fondatore di HEX condom: «Alcune persone dicono di non usare il condom perché potrebbe rompersi. L’idea è di eliminare tutte le possibili scuse che possono inventarsi per fare sesso senza protezione» continua.
La disruption? Nella produzione
Per rivoluzionare il concetto di condom, Sedic e il suo team sperimentano prima diversi materiali come il poliuretano, un polimero che si trova anche nelle suole delle sneaker e come materiale isolante nell’edilizia. Ma per approvare nuovi materiali nel campo le authority americane, come la FDA, hanno tempi lunghi che possono raggiungere anche i 10 anni. Allora il team sceglie di virare strada e spostare il focus su come viene prodotto.
Per decenni, la realizzazione è avvenuta più o meno in questo modo con lo stampo a forma di pene immerso nel liquido di lattice, che viene poi staccato quando la sostanza si è asciugata. LELO interviene in questo processo sostanzialmente modificando lo stampo, con delle piccole celle incise, e immergendolo per due volte nel liquido.
Ne viene fuori un condom meno spesso, con pattern esagonali all’interno, che lo rendono molto più resistente.
L’immagine mostra che se si prova a bucarlo con un ago, il danno resta contenuto nella singola cella, e non si frantuma l’intero condom: «La bellezza dell’idea risiede nella sua semplicità» spiega Sedic.
Più efficace contro le malattie?
Sedic svela che oltre alla resistenza, il condom di sua invenzione previene meglio contro gravidanze indesiderate e malattie sessualmente trasmissibile e lo spessore minore (0,055 millimetri) lo rendo più confortevole da usare, anche se non ci sono prove alle sue affermazioni, come spiega TechInsider. Innovativo anche il packaging che è minimale e ricorda quelli usati da Apple per i suoi prodotti (non a caso la LELO è definita la Apple dei sex toys per la sua attenzione al design). E anche il prezzo segue questa filosofia, più alto rispetto a quelli sul mercato di 2,5 volte: «Di solito quando qualcosa sembra cool e con un prezzo più alto, è più probabile che le persone lo vogliano» spiega Sedic che fa sua una sfida molto difficile.
Secondo studi della Indiana University, il 45% degli uomini e il 63% delle donne non usano il profilattico negli incontri con partner appena conosciuti: «Non ci sentiamo in competizione con gli altri. Il nostro desiderio è che l’innovazione che portiamo sul mercato spinga gli altri a migliorare continuamente il condom. Con la tecnologia che abbiamo oggi, si può fare decisamente meglio di quello che c’è oggi» conclude Sedic.