Stampanti, scanner, wi-fi, prese di corrente, monitor e, ovviamente, caffè e tè. L’abbonamento prevede l’utilizzo di 23 cabine che potranno essere usate un’ora per volta. Ed è un progetto che potrebbe essere esportato anche in altri Paesi.
Non è la prima volta che le cabine telefoniche sono oggetto di trasformazioni e restyling. A Londra, però, hanno pensato a qualcosa di utile, come la costruzione di uffici temporanei e tecnologici. Ovvero dotati di stampanti, scanner, wi-fi, prese di corrente, monitor e, ovviamente, caffè e tè. Il costo sarà di cerca 20 sterline al mese si potrà avere l’accesso a circa 20 cabine sparse per il perimetro della città. A qualunque ora, della sera e della mattina.
Un ufficio temporaneo
Si chiameranno Pod Works e verranno costruiti dalla società Bar Works che ha già sperimentato servizi di coworking alternativi a New York, Leeds ed Edimburgo. La prima cosa da sapere è che non saranno spazi da monopolizzare. L’idea è quella che ne possano usufruire molte persone ma per poco tempo.
Dopo un’ora, infatti, bisognerà lasciare la cabina ad altre persone.
«Immagino che possano servire a tutti quelli che hanno bisogno di concentrarsi prima di un incontro di lavoro o che, semplicemente, desiderino avere una certa privacy nel momento in cui controllano la mail o che devono scrivere un articolo dopo un evento» ha detto Jonathan Black, CEO di Bar Works, a CoExist. Un’opportunità da non scartare in un mondo dove imprenditori, giornalisti e liberi professionisti sono sempre in movimento.
Un ri-utilizzo intelligente
Come capita in molte città del mondo, queste cabine sono sempre meno utilizzate e rischiano di venire completamente abbandonate. In alcuni casi sono diventate dei piccoli bar o stazioni per defibrillatori. A Londra, del resto, rappresentano un simbolo importante di quella che era la città fino a pochi decenni fa: «I numeri parlano di appena una chiamata a settimana. Per cabina. Così, quando ho guardato dentro, ho intravisto la possibilità di dare loro una nuova vita».
Tutto è stato studiato nei minimi dettagli: «Abbiamo scelto luoghi di passaggio e traffico, quelli vicino a centri commerciali e a zone in cui la vita lavorativa è diffusa e confusa. Snodi particolari in cui questi spazi diventeranno fondamentali». Unico neo: non si approfondisce molto sui sistemi di protezione che le cabine avranno da vandali e ubriachi. Ma forse questo è un pensiero molto “italiano”. Per ora Black è riuscito ad affittarne 23 ma l’obiettivo, se il progetto dovesse funzionare, è quello di espandersi a Londra ed esportare il modello in altre città del mondo.