Ken Kawamoto è un ingegnere informatico che la notte diventa inventore. Uno dei suoi prototipi si chiama Tempescope e permette di catturare il cielo (e ricrearlo). Riuscirà a commercializzarlo?
Perdersi nei lavori di Ken Kawamoto è come trovarsi tra le pagine di Topolino e osservare la vita di Archimede Pitagorico. Sì, perché questo ingegnere informatico di notte si trasforma e diventa un vero e proprio inventore. La sua opera più interessante, e forse più difficile da realizzare, si chiama Tempescope e permette, secondo il suo creatore, «di intrappolare il cielo in una scatola».
[youtube id=”Euw6ebwXlMI”]
La storia di Tempescope
Quando si tratta di progetti così complicati è sempre meglio andarci con i piedi di piombo. Tempescope è ancora un prototipo e Kawamoto le sta provando tutte per realizzarlo. L’idea risale al 2012 quando una bottiglia di shampoo, da un dollaro, ospitò il primo tentativo: «Il mio era un desiderio romantico. Volevo avere nel mio salotto lo splendido sole delle Isole di Okinawa». Ma le possibilità erano molto più grandi. Così Ken non si perse d’animo.
GitHub e il Crowdfunding
Successivamente il progetto si trasformò diventando disponibile per tutti, su GitHub, con il nome di Open Tempescope: «Volevo che tutti mi aiutassero a completarlo o che provassero a costruirlo a casa loo». Infine, ultima tappa, fu oggetto di una campagna crowdfunding su Indiegogo che raccolse 280mila dollari (anche se ne chiese quasi 400mila).
Che cosa fa e come funziona
È una scatola che simula al suo interno gocce di pioggia, nuvole, lampi o luce solare. Imita cioè le condizioni del tempo rilevandole tramite un collegamento wifi da pc o smartphone. L’obiettivo è quello di «rompere le barriere tra il mondo virtuale e quello fisico». Un gadget utile se ci si trova in uffici o stanze che non hanno accesso a finestre e un oggetto di design, dal fascino indiscusso, da tenere all’interno dell’appartamento.
Sfruttando la connessione, Tempescope, dà la possibilità anche di osservare le previsioni del tempo dei giorni successivi
All’interno di Tempescope, dunque, sono inseriti diversi elementi che aiutano a riprodurre le condizioni meteorologiche corrette: acqua (per la pioggia), led (per la luce solare), tecnologia a ultrasuoni per vaporizzare l’acqua e ricreare le nuvole.
Ora è in attesa di essere commercializzato: «Siamo in trattativa con i distributori» si legge sul sito. Ci riuscirà? L’unica cosa certa è che Ken Kawamoto continuerà a passare le sue notti a immaginare quello che non c’è, per provare a inventarlo.