La startup di Dublino utilizza i big data e l’analisi del DNA per scoprire proteine e molecole da utilizzare come integratori o medicinali
Anche gli U2 si buttano nel venture capital. Bono e The Edge, in particolare, hanno investito in Nuritas, una startup a cavallo fra life sciences e food tech di (come ti sbagli?) Dublino. Non è chiaro quale sia l’ammontare dell’investimento di Paul David Hewson e David Howell Evans. Si sa però che il round complessivo pesa 2 milioni di euro. Servirà alla giovane impresa per portare a 60 i suoi impiegati nell’arco del 2017, anche negli Stati Uniti, come parte di un’espansione delle sue operazioni. Un bel risultato nell’arco di tre anni di vita.
3 milioni da Horizon
Cosa fa Nuritas? Sfrutta i big data, l’intelligenza artificiale e l’analisi approfondita del DNA per scoprire proteine e peptidi bioattivi, molecole del cibo e dei suoi sottoprodotti, da utilizzare nel settore delle scienze della vita come integratori o medicinali. La cifra è la rapidità dell’analisi: dieci volte più veloce delle tradizionali tecniche di ricerca e con una frazione dei costi.
Non basta: Nuritas ha raccolto lo scorso ottobre anche tre milioni di finanziamenti europei nell’ambito del programma Horizon 2020 per testare e poi eventualmente introdurre sul mercato un peptide, cioè appunto una piccola sequenza di amminoacidi che funziona da messaggero cellulari, utile a prevenire lo sviluppo completo del diabete di tipo 2, cioè quello non insulino-dipendente.
Integrare i peptidi negli alimenti
Dietro a Nuritas c’è Nora Khaldi, una laureata in matematica del Trinity college che ha messo in cantiere una serie di esperimenti nell’arco dei prossimi 18 mesi per integrare questo peptide in alcuni prodotti alimentari da lanciare sul mercato nel 2020.
Perché Bono e The Edge hanno investito
Non è la prima volta che Bono e The Edge sborsano quattrini in ambito tecnologico. Già fra i pionieri di Facebook e Dropbox fra le altre compagnie, hanno scelto stavolta di puntare sulle scienze della vita e unirsi a Marc Benioff, fondatore e grande capo di Salesforce, così come ad Ali Partovi, imprenditore e angel investor statunitense, che si erano mossi già la scorsa primavera.
«Quando abbiamo iniziato a discutere con Nuritas sono stato del tutto rapito da come le loro idee potessero essere utilizzate per migliorare la salute di miliardi di persone in tutto il mondo – ha spiegato The Edge – noi vogliamo sostenere idee che cambino il mondo, dunque la scelta è stata naturale». Sulla stessa linea anche Nora Khaldi. «Noi puntiamo alto e pensiamo fuori dagli schemi, in fondo è ciò che Bono e The Edge hanno fatto nel corso della loro intera carriera. Ecco perché siamo felicissimi di averli nella famiglia di Nuritas» ha detto.