Riusciremo ad abituarci ad un vino blu? Un gruppo di giovani imprenditori spagnoli ha deciso di lanciare sul mercato Gik, il primo vino blu al mondo.
Riusciremo ad abituarci ad un vino blu? Un gruppo di giovani imprenditori spagnoli ha deciso di lanciare sul mercato Gik, il primo vino blu al mondo. Sul sito dove l’innovativo nettare è in vendita si legge: “Cercate di dimenticare tutto ciò che sapete sul vino”. Fatto? Ecco come il team (“non imprenditori, ma creatori”, si legge sul sito) ha creato questo vino innovativo.
Innanzitutto “Per ideare questo prodotto sono stati necessari due anni di ricerca in stretta collaborazione con diversi istituti tecnologici legati al settore dell’alimentazione“, spiega l’azienda. Il vino blu è nato grazie a un mix segreto di uve bianche e rosse di diverse tipologie: Airén, Syrah e Garnacha. Le vinacce non sono state lasciate in macerazione e non c’è stato nemmeno invecchiamento in botti. Dopo la fermentazione, sono stati aggiunti al vino due coloranti organici. Si tratta di antocianine, presenti nelle buccie d’uva: il loro colore può variare dal rosso al blu, virando verso l’indaco. Ecco dunque spiegata la sfumatura del vino Gik.
Al momento gli imprenditori spagnoli non stanno lavorando ad altri colori: “Un colore che significa tecnologia, fluidità e anche un pizzico di poesia. Bere Gik non è soltanto bere un vino blu: è sorseggiare innovazione, creatività, infrangere le regole e reinventare le tradizioni”.
Il vino blu ha una gradazione di 11,5%, non ha zuccheri aggiunti e al palato appare fresco e dolce. Va servito a una temperatura di 8 gradi e, a quanto si legge sul sito, è perfetto per accompagnare del salmone affumicato, del sushi o dei nachos con guacamole. I vinificatori si spingono anche a consigliarlo accanto a una carbonara: accettate la sfida?