La nuova frontiera nel food delivery è Facebook Messenger: l’idea nasce da una startup australiana, il cui co-fondatore è italiano
Ordinare il pranzo a domicilio dal proprio ufficio non è mai stato più semplice: grazie alla startup australiana HowAboutEat, molti impiegati possono ora ordinare il proprio pranzo con un solo click, usando l’applicazione di Facebook Messenger.
Quando a inizio 2016, Facebook ha lanciato la versione business di Messenger aveva garantito che avrebbe rivoluzionato il modo di fare affari e la startup australiana ne ha saputo cogliere appieno il valore aggiunto: HowAboutEat invia ogni giorno un menù ai dipendenti delle aziende clienti, a seconda delle preferenze specificate. Il lavoratore deve solo rispondere “sì” per ricevere il proprio pranzo a domicilio; in alternativa, può pianificare un menù settimanale con una comoda mail.
La usano anche i VIP
La startup vanta tra i propri clienti nomi di tutto rispetto come Virgin, Deloitte e Newscorp. La nuova versione business del Messenger di Facebook permette una gestione ancora più semplice degli ordini, perché con un solo tool è possibile inviare immagini, messaggi strutturati e con eventuali link, effettuare una chiamata. La nuova piattaforma sta migliorando l’esperienza di acquisto dei clienti, che ora ordinano molto più velocemente e con semplicità.
Un’idea dal cuore italiano
L’originalità e l’efficacia della soluzione proposta da HowAboutEat è per buona parte un successo anche italiano: Giovanni Ravone (a sinistra nella foto), nativo di Piedimonte Matese, all’età di 18 anni lascia l’Italia per migrare a Londra, conseguendo nel giro di tre anni la laurea in business e management finanziario, con menzione di laurea e premio speciale.
Da Londra converge su New York, si sposta poi in Australia a Sidney, dove ha fondato HowAboutEat con Serg Metelin. “Il vantaggio di HowAboutEat”, spiega Ravone,”è che siamo in grado di consegnare più pasti in un singolo luogo, riducendo le spese di consegna dell’utente. La nostra soluzione, inoltre, permette all’impiegato oberato di lavoro di non dover compiere infinite operazioni per ordinare il pranzo, basta un click”.