La startup del turismo ottiene uno dei riconoscimenti più ambiti al mondo in campo imprenditoriale. Quest’anno ha portato a casa un round da 5 milioni e triplicato i dipendenti. 2015 da incorniciare
A rivedere il 2015, turismo e digitale sono stati lo spartito su cui si sono suonati i successi di diverse startup italiane. Lo dimostrano sicuramente i numeri raggiunti da Travel Appeal, piuttosto che la strategia di crescita di Viaggiart. Startup che fanno bene. Musement non è stata da meno, anzi.
La startup dei viaggi quest’anno ha chiuso il primo round B del 2015, 5 milioni. Che ha il merito ulteriore di aver dato il via ad una buona serie di round B che hanno caratterizzato il 2015 (una decina in tutto) chiuso addirittura con i 16 milioni raccolti da MoneyFarm (di fatto un round C). Anche per questo la startup fondata da Alessandro Petazzi, Claudio Bellinzona, Paolo Giulini e Fabio Zecchini, questo premio L’Imprenditore dell’anno® (EOY) 2015 di Ernst&Young se l’è proprio meritato. Un premio che quest’anno, per la prima volta, prevede una categoria startup. E meno male.
Il 2015 di Musement è semplicemente da incorniciare. Dopo il finanziamento record di 5 milioni di euro ottenuto a marzo, Musement ha vissuto una crescita molto positiva, triplicando il numero di dipendenti e aprendo nuovi canali verticali, dal turismo sportivo al food&wine. Una buona notizia per la startup, ma anche per il settore turistico italiano che si sta avviando verso una rapida digitalizzazione. Qualche giorno fa Musement si era portata a casa un altro riconoscimento internazionale. E’ stata la prima startup italiana ad essere selezionata per il Travel Innovation Summit della Phocuswright Conference 2015, il più grande evento mondiale dedicato all’online travel, a cui partecipano aziende del calibro di Airbnb, Tripadvisor ed Expedia.
Il Premio L’Imprenditore dell’Anno® (EOY) è nato negli Stati Uniti nel 1986 in Italia è alla diciannovesima edizione. Celebra l’ingegno degli imprenditori, uomini e donne che hanno creato e sostenuto con successo la crescita della propria azienda e contribuito in modo significativo alla crescita dell’economia. Nei paesi di origine, e a livello globale.
L’ultima volta che un italiano ha vinto il Entrepreneur of the Year a livello globale è stato il 2001, quando Paolo Della Porta, morto nel 2012, che a 25 anni inventò un getters (particolare pompa per gas) per televisioni in bianco. La sua azienda diventò leader nel settore ed oggi è un colosso industriale alle porte di Milano. Un modello, e una storia molto bella di imprenditorialità e innovazione.
14 anni dopo una startup viene premiata per la prima volta in Italia. La categoria startup la innaugura Musement. «Siamo onorati di aver preso parte alla prima edizione del Premio startup istituito in Italia da L’Imprenditore dell’Anno® e di aver vinto un titolo riconosciuto in tutto il mondo. Il 2015 è stato incredibile per Musement e siamo fieri di rappresentare l’ecosistema innovativo italiano», ha detto a caldo Claudio Bellinzona, COO e co founder di Musement. Un premio meritato.
Arcangelo Rociola
@arcamasilum