Nasce in Puglia un servizio offerto da una startup per evitare code e affollamenti in spiaggia per godersi un drink. Ecco come funziona Passbeach
Estate. Voglia di spiaggia. L’utente sogna di affondare già i piedi nella sabbia mentre invece li appoggia sul pavimento di casa. Si vede spaparanzato a godersi un po’ di mare e prima entra nel sito: “Benvenuti in spiaggia” è il claim che lo accoglie. Già , “benvenuti”. Senza considerare il rischio di non trovare un buco per evadere dalla calura estiva, in una nazione che sfonda le 600 milioni di presenze l’anno per circa 13 mila stabilimenti balneari. Certe cifre a qualcuno fanno scendere sulla tempia un rivolo di sudore per lo stress da vacanze. Per qualcun altro, invece, sono un mare in cui tuffarsi. È il caso di Passbeach, uno strumento per prenotare un lettino, un drink o un ombrellone con un click. Senza rischiare di arrivare nel parcheggio con la stuoia sotto un braccio e una borsa nell’altra ed essere costretti a tornare indietro perché non c’è posto. Questa realtà è già perfettamente funzionante, tanto da convincere un venture incubator che investe in idee innovative come Key Capital a un round in capitale e lavoro valutandola 300 mila euro.
Non poteva che nascere nella Puglia del continuo pienone vacanziero. Ma non in un resort salentino vista mare, bensì in una struttura alberghiera barese, a pochi chilometri dall’acqua ma non certo in una località  balneare. Il fondatore è Andrea Degennaro, classe 1990, bocconiano per formazione e con la ricerca di affari nel sangue: la sua famiglia, infatti, possiede alcuni degli alberghi più importanti della città e d’Italia e lui sogna in grande, tra energia, smartgrid e da qualche anno nel turismo. La proposta di collegare il letto di un hotel al lettino di una spiaggia, insomma, è dettata da una reale esigenza di svolta del proprio business: semplicemente perché gli alberghi in città dell’entroterra ad agosto si svuotano. “All’inizio mi sono messo in macchina e ho battuto una città dopo l’altra, una struttura dopo l’altra – racconta il giovane Degennaro – Ho cominciato con la Puglia nel 2013, ovviamente, poi ho puntato a Sardegna e Marche.
Entro il terzo anno della società vorremmo coprire l’intero Paese e rientreremo nell’investimento iniziale”. La struttura è simile a quella dei portali di booking, con una modalità immediata di ricerca e pagamento per il lido adatto alle proprie esigenze: dalla sabbia ai ciotoli, dall’accesso facilitato per diversamente abili al campo di beach volley, dal bar al wifi. Nessuno dei grandi siti già esistenti però finora è riuscito ad aggredire quel mercato alla stessa maniera di quello delle strutture ricettive: il singolo gestore è più restio a fidarsi, ha un rapporto più diretto e meno mediato con la propria clientela, ma se raggiunto si fa convincere. Almeno a giudicare dalle 600 realtà già convenzionate. Il coinvolgimento dei proprietari è fondamentale: “Ognuno può decidere cosa vendere tramite Passbeach – spiega il ceo – Dall’ombrellone e il lettino, a un pranzo fino a una serata organizzata. Il lido di fa pubblicità e domani potremmo pensare alla proposta di preventivi ad hoc per realizzare autentici tour in diverse città ”.
E il pagamento? “Ci viene riconosciuto il 10% – risponde mentre lo smartphone vibra ogni 20 secondi notificando un acquisto – Siamo a oltre 90 mila utenti registrati. Abbiamo calcolato che in media ogni cliente spende in una giornata di spiaggia circa 23 euro: è una grande possibilità , un punto di partenza per nuovi sviluppi turistici e contemporaneamente per compensare allo scollamento tra le bellezze e la quantità delle spiagge italiane con la scarsità di servizi che spesso le caratterizza”. Telo, crema solare e smartphone: forse è questa la nuova combinazione per gustarsi una giornata in santa pace sul bagnasciuga.