modeFinance è una delle realtà più interessanti del fintech italiano. Ha ottenuto l’autorizzazione per diventare agenzia di rating. Ecco cosa succederà adesso
Modefinance è diventata un’agenzia di rating. E’un gran colpo per la startup fintech italiana. L’Esma (Autorità Europea degli Strumenti Finanziari e dei Mercati) ha accettato la sua richiesta di essere accreditata come società di rating. Non che prima non lo facesse. Anzi. Gli strumenti la startup incubata da Area Science Park di Trieste li aveva proprio tutti.
Mattia Ciprian e Valentino Pediroda,classe ’76 e ’72, hanno sviluppato un algoritmo che consente di analizzare le metriche delle aziende in relazione ai mercati di riferimento dando un rating capace di tenere presente le differenze specifiche da paese a paese (mercati, valute, pil etc..). Un rating di aziende ad uso di altre aziende, che si rivolgono a modeFinance per sapere qualcosa in più su possibilii partner commerciali, fusioni. Solo che questo dato non poteva essere divulgato perché avrebbe potuto influenzare andamenti borsistici di società quotate. Almeno che l’Esma non rilasci il patentino che consente da oggi a modeFinance di poter divulgare i propri rating. E rendere più competitivo un mercato dominato da giganti del settore.
Cosa succederà ora a modeFinance? «Mentirei se dicessi di saperlo» scherza su Mattia Ciprian contattato da StartupItalia!. E in effetti è difficile fare delle previsioni. «Sicuramente aumenta la nostra credibilità. Ottenere quel certificato non è facile. Anzi. Ci ha richiesto molto tempo e molti documenti da presentare. Noi abbiamo saputo dare all’Esma tutti i certificati necessari per farci accreditare come agenzia di rating credibile. E per noi è una soddisfazione immensa».
Cipiran e Pediroda sono due ingegneri. Il core di modeFinance viene dal loro passato di ricercatori. Volevano creare un algoritmo che emulasse il comportamento di un analista finanziario. Un’intelligenza artificiale a tutti gli effetti. «Cosa fa un analista? Guarda gli indici, li valuta, fa previsioni, e dà voti. I nostri algoritmi fanno esattamente lo stesso». Su che scala? Oltre 100 milioni di bilanci provenienti da ogni parte del mondo. Molti dall’Europa dove le leggi sulla pubblicazione dei dati aziendali sono obbligatori. E dall’Italia, ma non per questioni geografiche ma perché, dice Ciprian, siamo particolarmente bravi a pubblicare velocemente questi dati.
Con S-Peek, l’app che fa in modo che quell’algoritmo diventi fruibile, modeFinance ha vinto il Grand Prix di CheBanca! organizzato lo scorso giugno con StartupItalia! che gli ha assicurato un grant da 25K. L’approvazione dell’Esma darà ulteriore slancio all’azienda. modeFinance è sempre cresciuta negli anni. Dal 2010 ad oggi quando ha chiuso un fatturato da 500K, +20% sul 2013. Oggi dà lavoro a 12 persone in tutto, metà e metà tra economisti e ingengeri, e oltre metà di loro ha una tesi di dottorato sul curriculum.
Arcangelo Rociola
Twitter: @arcamasilum