Siamo arrivati all’ultima lezione del corso “How to start a startup” dell’Università di Stanford. Anche l’ultimo intervento è stato tenuto dal presidente di Y-Combinator, Sam Altman.
Siamo arrivati all’ultima lezione del corso “How to start a startup” dell’Università di Stanford. Così come era successo per la lezione introduttiva, anche l’ultimo intervento è stato tenuto dal presidente di Y-Combinator, Sam Altman. Si è trattato di un intervento di chiusura dove Sam ha dato alcuni consigli finali per startup later-stage.
Il video integrale è disponibile, come sempre, sottotitolato in inglese qui sotto:
Non sono state consigliate letture aggiuntive per quest’ultimo appuntamento. Sono disponibili online sia il transcript integrale della lezione che le slide proiettate da Sam Altman durante il suo talk.
Il titolo della lezione era “Later-stage advice” e, come accennavo all’inizio, si è trattato di un appuntamento insolito nel quale Sam non ha parlato di un singolo argomento ma, piuttosto, ha dato una carrellata di suggerimenti finali
In particolare, i suggerimenti erano rivolti a startup non più giovanissime ma con almeno 24 mesi di vita. Gli argomenti principali affrontati sono:
- management della propria azienda quando i dipendenti iniziano a crescere (in particolare quando sono sopra la ventina);
- HR e tutto ciò che riguarda gestione delle stock options, assunzioni e licenziamenti, premi ai dipendenti, ecc;
- aspetti legali, amministrativi e finanziari (qui molti dei suggerimenti sono specifici per aziende americane);
- psicologia dei founder (ci torno tra un po’);
- marketing & PR e come farlo nel momento giusto e con l’approccio giusto, evitando di delegarlo all’esterno;
- business development con alcuni suggerimenti rivolti a come stringere un accordo, anche con aziende più grandi.
Trattandosi di una moltitudine di argomenti e suggerimenti, Sam non è sceso molto nei dettagli, ma credo sia stata comunque utile e possa essere tenuta come memo. Una sorta di “indice” nel quale poter andare a pescare quando ce n’è bisogno.
Ho particolarmente apprezzato la parte centrale sulla psicologia dei founder. Un’immagine molto bella utilizzata nelle slide descrive, in maniera molto semplice, che più si va avanti e più l’attività psicologica di uno startupper si intensifica: