Non tutti percepiscono uno stipendio regolare. La buona notizia è che anche per questo problema c’è un app. Si chiama Even ed è stata messa appunto dall’omonima startup californiana che vuole aiutare i lavoratori che non godono di entrate regolari a calcolarne la media, distribuendola poi agli stessi in ammontare periodico e sempre uguale. Nelle settimane in cui un lavoratore viene pagato più della media, Even trattiene il plus per distribuirlo poi in quelle settimane in cui la paga è inferiore. Quando questa lo è di molto o non viene percepita, Even provvede lo stesso a pagare il lavoratore con un prestito privo di interessi ma trattenendo 3 dollari a settimana per il servizio reso.
Si parte in gennaio negli Stati Uniti
Lo scopo è quello di ridurre l’incertezza legata al precariato e di aiutare i lavoratori saltuari a regolarizzare le loro spese permettendo di programmarle anche nel medio-lungo termine. L’app sarà disponibile per qualche migliaia di utenti entro l’estate e poi a tutti gli americani che vorranno iscriversi entro gennaio. È importante sottolineare che chi si iscrive acconsente a condividere i dati del proprio account bancario con Even. In seguito ad un’analisi lo dei movimento lo staff di Even, informa l’utente dell “Even Pay”, l’ammontare che riceverà mensilmente da lì in Avanti. Ci si riferisce a questo come average paycheck ma a ben guardare è più di una banale media. Il calcolo prende infatti in considerazione diversi fattori: il tempo che il lavoratore è stato impegnato in quel determinato impiego, di quanto nell’ultimo mese il suo stipendio è stato variabile, il rapporto tra lo speso e il risparmiato.
Stipendi sempre più volatili
L’idea ha avuto ampio spazio sul New York Times iscrivendosi nell’arco di un tema più ampio, quello della cosidetta Income volatility già ribattezzata dagli americani “hidden inequality.” Gli economisti Karen Dynan, Douglas Elmendorf e Daniel Sichel hanno recentemente stimato nel Brookings Institution paper che gli stipendi degli americani sono diventati il 30% più volatile tra gli anni ‘70 e i 2000 e che negli ultimi anni più di un americano su dieci ha percepito la metà dello stipendio dell’anno precedente. Anche la Federal Reserve ha confermato il trend rilevando che nel 2014 circa un terzo dei cittadini a stelle e strisce ha sperimentato oscillazioni significative nel proprio percepito mensile
On-demand economy
La causa principale che determina la volatilità che a sua volta impedisce di pianificare con regolarità le spese e impatta dunque la domanda interna risiede nella nuova tipologia di lavoro dilagante: un lavoro perlopiù a ore che si iscrive in quel macro-trend noto come “on-demand” economy . Tutti noi come consumatori ne osserviamo e ne sperimentiamo nel quotidiano i benefici: Possiamo avere a casa in pochi minuti un autista, un collaboatore domestico, un pasto caldo semplicemente con un click tramite app. Eppure pochi abbiamo riflettutto sulle implicazioni di questi nuovi servizi. Da un lato quella positiva di aver creato nuova occupazione, dall’altro quella di aver reso questi lavoratori dipendenti da ciascuna delle single ore lavorate, tanto che l’assenza di una giornata o di un periodo possono determinare una piccolo “crisi” in termini di possibilità di pagare I propri conti e regolare le proprie spese.
Fondata da ex Facebook e Google
Ecco perché è nata Even. Basata in Oakland e con dipendenti tutti ex Facebook, Google e Instagram è finanziata da alcuni ventures della Silicon Valley tra cui Khosla Ventures. Tra i fondatori, l’attuale executive John Schlossberg, un ventottene già noto in Silicon Valley. Qualche anno prima aveva creato un’app per risolvere quello che lui stesso ha apostrofato come “the ultimate first-world problem”: l’agonia di dover inserire la password ogni volta che si accende il proprio laptop. E lo ha fatto con Knock to Unlock, un app scaricabile al costo di 3,99 dollari che consente di sbloccare il pc con il proprio smartphone. Una app che ha avuto un successo tale da consentire a Jon di vivere per circa un anno di rendita. Un anno durante il quale Jon si è appassionato di neuroscienza.
L’incertezza economica
Tra le sue letture uno studio di pubblicato da un team di psicologi ed economisti (“Poverty Impedes Cognitive Function,” pubblicato nel 2013 sul Journal Science) gli ha dato l’ispirazione da cui poi è nata Even. La ricerca dimostrava l’esistenza del cosiddetto “counterproductive behavior” applicato proprio alla vita lavorativa in condizioni di incertezza economica. Quello che succede, spiegano i ricercatori, è che l’effetto comportamentale derivante dal non poter pianificare con serenità le spese future a causa di in lavoro non regolare, genera comportamenti che allontano ulteriormente la possibilità di trovare un lavoro stabile: statisticamente si ritarda agli appuntamenti, si maneggia con difficoltà il denaro, si tende a non avere una prospettiva di obiettivi e sfide chiare nel medio lungo termine, si ha poco tempo per pensare a come modificare la propria condizione. Così Jon ha pensato che Even potesse risolvere parte del problema. E tutta l’America spera che questo ragazzo di 28 anni possa avere avuto ragione ancora una volta.