Nessuna recensione o sponsorizzazione: solo un’enorme raccolta e analisi di dati per dirci qual è il medico con maggiore esperienza sulla patologia che ci affligge. Tutto proteggendo la nostra privacy
Una sorta di impact factor, ma del medico. Amino, un sito web rivoluzionario lanciato in questi giorni aiuta i pazienti americani a scegliere il medico specialista più adatto per la patologia specifica che li colpisce, dove per “adatto” si intende con una maggiore esperienza.
Oltre 800 specializzazioni
La vera rivoluzione è però il metodo: Amino non si basa sulle solite recensioni degli utenti, che come sappiamo sono spesso poco veritiere per valutare con oggettività l’operato di un medico. Lo fa con i dati, quelli forniti dalle assicurazioni sanitarie, come come è noto sono obbligatorie negli States. Al momento il database comprende 3,9 miliardi di trattamenti medici che rappresentano 188 milioni di americani, 893 specialisti che si possono trovare nel database e oltre 800 specializzazioni diverse per tutte le patologie.
Per avere le informazioni dobbiamo inserire la specializzazione medica di cui abbiamo bisogno (dermatologo, ginecologo, ortopedico e via dicendo), la propria compagnia di assicurazione, l’età e il sesso. Si tratta di informazioni necessarie, dal momento che noi per primi con la nostra ricerca e con la nostra futura esperienza scegliendo un medico piuttosto che un altro, finiremo per arricchire il database che sarà utile a futuri utenti. Dati che poi vengono anonimizzati.
Grafici e statistiche navigabili
Se per esempio cerchiamo un buon ginecologo, basterà inserire i dati richiesti e Amino ci mostrerà le statistiche relative a ogni medico che ha individuato. Certo, il procedimento richiede una certa alfabetizzazione digitale e la capacità di leggere grafici e statistiche, ma il servizio, frutto di due anni di lavoro da parte del team di Amino, è davvero interessante.
La privacy in tutto questo processo dovrebbe essere garantita. Le assicurazioni mandano ad Amino i dati già anonimizzati e questi ultimi vengono comunque tenuti separati dai dati che inseriamo noi quando facciamo una ricerca.
Big data, bellezza
Viene da chiedersi dove un servizio gratuito e non sponsorizzato come questo trovi le risorse economiche per andare avanti. Il sito web su questo è molto chiaro: vendendo i dati raccolti, mantenendo evidentemente la privacy delle persone coinvolte. Amino non vende però dati che possano identificarti, nè usa le tue informazioni sanitarie per venderti pubblicità.
«Siamo nelle primissime fasi di costruzione di un modello di business sostenibile» si legge nel sito. «Nel frattempo, i dati che abbiamo faticosamente raccolto hanno un grande valore per tutto il settore sanitario. Con la vendita di alcune delle nostre intuizioni ad aziende che lavorano nell’ambito del miglioramento della qualità dell’assistenza sanitaria, siamo in grado di supportare in modo responsabile i nostri costi a breve termine».