Dal 17 al 25 settembre in Toscana, nelle acque di Piombino, team internazionali da 21 paesi si sfideranno nella simulazione di un disastro nucleare. Vince la squadra che salva i lavoratori e blocca lo sversamento delle scorie radioattive in mare
Robot terrestri, sottomarini e aerei si sfidano nella simulazione di un incidente nucleare. Dal 17 al 25 settembre, sotto la supervisione del Centro di ricerche marittime della Nato – CMRE, nelle acque di Piombino 40 droni ispezioneranno l’area di quella che sembrerá una catastrofe appena avvenuta, raccogliendo dati, identificando criticità e pericoli, cercando dispersi e perdite pericolose per l’ambiente, in una gara contro il tempo ispirata all’incidente di Fukushima del 2011.
L’evento, finanziato dalla Commissione Europea nell’ambito del Settimo Programma Quadro (7PQ) e organizzato dal CMRE della Spezia su mandato del consorzio euRathlon, ha un comitato organizzatore di giovani ricercatori ed esperti tutti rigorosamente under 40.
La gara
La gara, aperta al pubblico vedrà impegnati oltre 40 robot, 150 partecipanti e 18 squadre da tutto il mondo per complessive 90 ore di competizione robotica nei pressi della Centrale ENEL di Tor del Sale di Piombino.
Si tratta, come si dice in gergo, di una sfida multidominio (terra, aria e acqua) assolutamente inedita tra robot in grado di operare all’aperto e in sinergia, in situazioni di crisi. E per la prima volta al mondo studenti ed esperti del settore provenienti da 21 Paesi testeranno in pubblico intelligenza e autonomia degli automi da loro creati, in scenari simulati ma realistici, dinnanzi a una giuria internazionale e anche di fronte a esperti giapponesi interessati a vedere da vicino come, oggi, potrebbero essere meglio affrontate certe catastrofi.
In sintesi i team dovranno:
– Cercare dei lavoratori dispersi in terra e in mare;
– ispezionare l’intera area del disastro e in particolare l’edificio che contiene la Sala Macchine simulata dove i robot dovranno capire come operare per fermare uno sversamento di materiale radioattivo in corso.
– Ispezionare una tubatura, individuare una falla e tamponarla, chiudendo delle valvole.
Falle e perdite saranno simulate con marker colorati mentre i lavoratori dispersi saranno dei semplici manichini. Vinceranno i robot che nel piú breve tempo possibile e con il maggior grado di autonomia riusciranno a completare il maggior numero di compiti. La giuri assegnerà dei premi speciali per meriti particolari.
Gli eventi collaterali
Per l’occasione sono previsti diversi eventi collaterali: conferenze e presentazioni di robotica come quella a cura della Scuola Sant’Anna di Pisa che mostrerá al pubblico un esempio di “robotica di servizio”, come gli automi il progetto Robot-Era, utile soprattutto per l’assistenza agli anziani.
Il 23 settembre, sempre a Tor del Sale, è in programma una dimostrazione di due dei robot umanoidi più famosi al mondo: WALK-MAN, il robot italiano realizzato all’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova in collaborazione con il Centro Ricerche “E. Piaggio” di Pisa, e il sudcoreano DRC-HUBO del Korea Advanced Institute of Science and Technology (KAIST), robot sudcoreano vincitore della DARPA Robotics Challenge.Questi due robot, progettati per la ricerca e il salvataggio in situazioni di crisi hanno partecipato entrambi alla competizione internazionale DARPA Robotics Challenge a Los Angeles (USA), ed è la prima volta che partecipano a un evento pubblico in Italia.
Ma che cos’é euRathlon?
euRathlon é un progetto europeo finanziato con 1,6 milioni di euro dalla Commissione Europea nell’ambito del Settimo Programma Quadro (7PQ) dedicato a ricerca e sviluppo tecnologico. Ispirato all’incidente di Fukushima del 2011, euRathlon é partito nel 2013 e per tre anni ha fatto da catalizzatore delle migliori idee nella robotica di servizio dedicata in particolare all’intervento in situazioni di emergenza, un settore importante e ancora di nicchia che vale la produzione di un migliaio di unitá nel mondo nel quadriennio 2014-2017.
“Non è la prima volta che il nostro Centro organizza una gara tra robot ma è sicuramente la prima volta che collaboriamo alla realizzazione di un evento cosí complesso e di notevole valore per la comunitá scientifica – spiega Gabriele Ferri, Direttore Tecnico di euRathlon ‘15 – dalla gara non usciranno solo vincitori ma anche idee e soluzioni che potranno essere di aiuto, per esempio a enti di protezione civile, nei soccorsi in caso di catastrofi ed emergenze”.
L’euRathlon Grand Challenge di Piombino pertanto non è solo una competizione e un’occasione di divertimento, ma un progetto di alto livello scientifico che vede la partecipazione di molte università coordinate dal centro di ricerca CMRE che ha come missione quella di anticipare le sfide del prossimo futuro, dalle catastrofi naturali alle crisi umanitarie, dalla difesa delle coste alle minacce del terrorismo internazionale.