Colloqui virtuali con i genitori, messaggi via app agli alunni: la scuola diventa più social. Negli Stati Uniti è già realtà
Sui banchi di scuola e sulle cattedre, dal prossimo anno, sbarcherà Class Messenger, un nuovo strumento digitale che permetterà agli insegnanti di comunicare con i genitori attraverso un’apposita app, senza il supporto cartaceo del libretto delle assenze, degli avvisi sul diario e delle note. L’obiettivo di Class Messenger è quella di assicurare una comunicazione efficace e veloce, senza costringere i docenti ad impiegare troppo tempo a scrivere sui diari comunicazioni con la penna rossa di antica memoria.
Un professore che vorrà recapitare un avviso a casa a mamma e papà o agli stessi alunni al termine delle lezioni, dovrà semplicemente scrivere una sola volta il suo messaggio e ciascun genitore lo potrà ricevere direttamente sul cellulare attraverso la app, la mail o il sito web dedicato. Un servizio innovativo che per ora è usato solo negli Stati Uniti ma qualche prof 2.0 potrebbe cominciare ad adoperarlo anche nelle classi digitali del nostro Paese.
Gli insegnanti dall’altra parte dell’Oceano utilizzano il servizio non solo per inviare aggiornamenti, promemoria, newsletter, ma condividono immagini, video e altri materiali utili per le attività didattiche dei ragazzi da svolgere a casa. Sostanzialmente una sorta di rivoluzione della didattica che permetterà di vedere l’insegnante a fianco del ragazzo anche quando non è in classe.
Inoltre con Class Messenger i docenti possono inviare costanti aggiornamenti di quanto accade giornalmente in classe. Si tratta di riattualizzare quanto già faceva il maestro Mario Lodi, l’autore de “Il paese sbagliato” e “Cipì”: Lodi, ogni settimana pur di tenere informate le famiglie su ciò che accadeva in classe, stampava un giornale fatto dai ragazzi da portare a casa. Nel 2014, l’informazione alle famiglie non può essere certo più fatta da uno stampato.
Tant’è che con Class Messenger si possono anche rogrammare incontri virtuali con i genitori, stabilendo delle particolari fasce orarie da comunicare agli utenti, durante le quali il professore si mette a disposizione per relazionare con le famiglie.
Una rivoluzione “sicura” dal momento che a differenza dei blog d’aula, di Twitter o Facebook, Class Messenger è completamente privato e permette di dare ai genitori l’immagine istantanea della classe senza compromettere la sicurezza.
I detrattori della tecnologia saranno pronti a storcere il naso ma un servizio di questo genere non può che facilitare i rapporti con i genitori che oggi sono spesso impegnati tutta la giornata e non riescono ad avere una relazione proficua con gli insegnanti. Non sarà facile abituare la classe docente italiana che è tra le più refrattarie ad usare, per esempio, il registro digitale, ma la novità di questo strumento, particolarmente facile da applicare, potrebbe affascinare molti docenti.