Il Ceo Phil Spencer ha confermato la riorganizzazione aziendale. La divisione gaming riduce dell’8% il personale
La stampa di settore ha riferito che Microsoft ha dato il via a un piano di licenziamenti, che taglierà l’8% del personale attivo all’interno della divisione gaming. Si parla ovviamente dell’ecosistema Xbox, dove a perdere il posto saranno nelle prossime ore 1900 persone. Come si legge su The Verge fino a questa notizia tra sviluppatori, ingegneri e altre figure Xbox contava 22mila professionisti a regime. Il Ceo di Microsoft Gaming Phil Spencer (in foto) ha inviato una comunicazione, che conferma appunto i licenziamenti all’interno di Xbox. «Sono passati poco più di tre mesi da quando i team di Activision, Blizzard e King si sono uniti a Microsoft. Nel 2024, i vertici di Microsoft Gaming e Activision Blizzard si sono impegnati ad allinearsi su una strategia e un piano di esecuzione con una struttura dei costi sostenibile, in grado di sostenere l’intera attività in crescita. Insieme, abbiamo stabilito le priorità , identificato le aree di sovrapposizione e assicurato che siamo tutti allineati sulle migliori opportunità di crescita».
Questa la premessa per dire che i licenziamenti in Xbox riguarderanno 1900 persone all’interno di software house del gruppo. Quelle citate sono Activision Blizzard, ZeniMax più altri team di Xbox. Anche Allen Adham, Chief Design Officer e cofondatore di Blizzard, ha lasciato la società e il suo titolo in sviluppo da tempo, Odyssey, è stato cancellato. Spencer ha citato la acquisizione da parte di Microsoft di Activision, un affare da quasi 70 miliardi di dollari annunciato poco più di due anni fa e che ha dovuto attraversare più sentenze da parte di diverse autorità antitrust in giro per il mondo.
Alla fine del 2023 è stato deciso che l’operazione non è lesiva della concorrenza nel mercato videoludico. Dopo i festeggiamenti, è però venuto il momento di fare i conti con le strategie. Il 2024, come più volte detto in queste settimane, è iniziato in una maniera non dissimile dal 2023 per quanto riguarda le Big Tech. Sembra partito infatti un consistente round di licenziamenti per far fronte a una situazione di bilanci che richiede ancora tagli ai costi. Microsoft gode comunque di ottima salute, dal momento che è da poco diventata l’azienda più capitalizzata al mondo, superando Apple. Non è peraltro l’unica realtà che ha optato per i tagli: ricordiamo cosa accaduto in Google e Amazon.