Molti dei miei mentori, persone esperte e in cui avevo fiducia, sono morti. Così ho deciso di iniziare il mio libro, Build (Apogeo Editore). Qualche anno fa mi sono guardato intorno e quelle anime sagge, (perlopiù) pazienti, che avevo inondato con un milione di domande, che avevano sopportato le mie telefonate a tarda sera, che mi avevano aiutato ad avviare aziende, a creare prodotti, a gestire riunioni di consigli di amministrazione o semplicemente a essere una persona migliore, se ne erano andate. Alcune troppo presto. Ora ero io quello inondato di domande. Le stesse che avevo posto io, in continuazione. Domande sulle startup, certo, ma anche su argomenti più elementari: se lasciare un lavoro oppure no, quali mosse fare per la carriera, come fare a sapere se le mie idee valgono qualcosa, come pensare alla progettazione, come affrontare i fallimenti, quando e come avviare un’azienda. E, stranamente, avevo avuto risposte, avevo ricevuto consigli.
Ho imparato da mentori stupendi e dai team incredibili con cui ho lavorato per oltre trent’anni. Ho imparato in molte minuscole startup e in aziende gigantesche, costruendo prodotti che centinaia di milioni di persone utilizzano quotidianamente. Così adesso, se mi telefonate a mezzanotte, presi dal panico, per chiedermi come mantenere intatta la cultura di un’azienda mentre cresce o come non sbagliare il marketing, posso darvi qualche idea, fornirvi qualche trucco e qualche suggerimento, perfino qualche regola. Ma no. Per favore, non chiamatemi a mezzanotte. Ho imparato anche quanto valga una buona notte di sonno. Leggete invece questo libro. Contiene gran parte dei consigli che distribuisco ogni giorno ai neolaureati e ai CEO, a executive e stagisti, a chiunque cerchi con le unghie e coi denti di trovare la propria strada nel mondo del lavoro e di costruire la propria carriera. Questi consigli non sono ortodossi, perché sono della vecchia scuola. La religione di Silicon Valley è reinventare, sconvolgere, spazzar via vecchi modi di pensare e proporne di nuovi, ma certe cose non si possono spazzare via. La natura umana non cambia, non importa che cosa state costruendo, dove vivete, quanti anni avete, se siete ricchi oppure no. Negli ultimi trenta e passa anni ho visto di che cosa hanno bisogno gli esseri umani per raggiungere il loro potenziale, per sconvolgere quello che va sconvolto e per tracciare il proprio percorso fuori dall’ortodossia. Così sono qui a scrivere di uno stile di leadership che ho visto vincente, più e più volte. Di come si comportavano i miei mentori e Steve Jobs. Di quello che faccio io. Di come essere rompiscatole e piantagrane. Questo non è l’unico modo per fare qualcosa che valga la pena fare, ma è il mio modo. E non è per tutti. Non tesserò le lodi della moderna teoria organizzativa progressiva. Non vi dirò di lavorare due giorni alla settimana e di andare in pensione presto. Il mondo è pieno di aziende mediocri e insignificanti che creano stupidaggini mediocri e insignificanti, ma ho passato tutta la vita alla ricerca dei prodotti e delle persone che mirano all’eccellenza. Ho avuto la fortuna incredibile di imparare dai migliori, da persone coraggiose e piene di passione che hanno lasciato un segno nel mondo. Credo che tutti debbano avere la stessa possibilità. Per questo ho scritto questo libro. Chiunque cerchi di fare qualcosa di significativo ha bisogno di un mentore e di un coach (e merita di averli), qualcuno che ci sia già passato e possa dare una mano a superare i momenti più difficili della carriera. Un buon mentore non vi elargirà le risposte, ma cercherà di aiutarvi a vedere il vostro problema da una prospettiva diversa. Vi presterà qualcuno dei suoi consigli, faticosamente guadagnati, così che possiate scoprire la vostra soluzione. Non sono solo gli imprenditori tecnologici della Silicon Valley ad avere diritto a un po’ di aiuto: questo libro è per chiunque voglia creare qualcosa di nuovo, che insegua l’eccellenza, che non voglia sprecare tempo prezioso su questo prezioso pianeta. Parlerò molto della costruzione di un grande prodotto, ma un prodotto non deve per forza essere un pezzo di tecnologia: può essere qualsiasi cosa. Un servizio. Un negozio. Potrebbe essere un nuovo tipo di impianto per il riciclo. Anche se non siete ancora pronti a creare qualcosa, questi consigli sono comunque per voi. A volte il primo passo consiste semplicemente nel capire che cosa volete fare. Trovare un lavoro che vi dia entusiasmo. Costruire la persona che volete diventare o costituire un team con cui realizzare qualcosa.
Questo libro non vuole essere una biografia: non sono ancora morto. È un mentore in scatola. È un’enciclopedia di consigli. Se avete abbastanza anni da ricordare il tempo in cui Wikipedia non esisteva, forse ricorderete anche il piacere della vista di una parete (alla lettera) di enciclopedie sui vostri scaffali o nello studio dei nonni o nei recessi di una biblioteca. Vi ricorrevate quando avevate una domanda specifica, ma ogni tanto probabilmente aprivate una pagina a caso e iniziavate a leggere. A per abburattamento. Poi andavate avanti per vedere dove vi capitava di finire, leggendo una voce per esteso o saltando di qua e di là, alla scoperta di piccoli frammenti del mondo. È così che dovete pensare questo libro. La maggior parte dei libri di business ha una tesi di fondo e dedica trecento pagine a svilupparla. Se cercate una serie di buoni consigli su vari temi, potreste dover leggere quaranta libri, sfrondando all’infinito per trovare ogni tanto qualche perla di informazione utile. Così per questo libro mi sono limitato a raccogliere le perle. In ogni capitolo ci sono consigli e aneddoti che derivano dai lavori, dai mentori, dai coach, dai manager e dai colleghi che ho avuto e dagli innumerevoli errori che ho commesso. Dato che questi sono i miei consigli in base alla mia esperienza, il libro segue approssimativamente la mia carriera. Parte dal mio primo lavoro appena uscito dal college e finisce dove sono oggi. Ogni passo, ogni fallimento mi ha insegnato qualcosa. La vita non inizia con l’iPod. Ma questo libro non parla di me. Perché io non ho fatto nulla. Ero solo una delle persone che facevano parte dei team che hanno realizzato l’iPod, l’iPhone, il Nest Learning Thermostat e Nest Protect. C’ero, ma non ero mai da solo. Questo libro parla di quello che ho imparato, in genere sulla mia pelle. La mia vita ha oscillato tremendamente fra successo e fallimento, vette di carriera incredibili, seguite immediatamente da cocenti delusioni. E a ogni fallimento ho deciso di ripartire da zero, di prendere tutto quello che avevo imparato e di fare qualcosa di completamente nuovo, diventare una persona completamente nuova. La mia versione più recente è quella di mentore, coach, investitore, e ora, bizzarramente, anche di autore. Sono diventato autore però solo per una congiunzione astrale che si è verificata quando Dina Lovinsky, scrittrice brillante con cui ho lavorato (e bisticciato) per un decennio, è stata disponibile ad aiutarmi e a farmi rimangiare ogni stupidaggine. Giovane, impertinente e coraggiosa, Dina c’è stata fin dai primi giorni di Nest, ha visto tutto in prima persona e ha imparato a scrivere come avrei scritto io, se fossi in grado di scrivere. Probabilmente ormai lo avrete capito: come scrittore sono terribile. Posso scrivere software, certo, ma un libro? Non è per me. Armato solo di un foglio di calcolo di lezioni imparate a caso, non avevo idea di come mettere sulla pagina la prima parola. Ma in fondo non avevo idea nemmeno di come costruire un processore, o un riproduttore di musica, o uno smartphone, o un termostato, eppure hanno funzionato tutti benissimo. I consigli presenti in questo libro non sono completi, ma sono un punto di partenza. Sto ancora imparando, rivedendo i miei pensieri ogni giorno. Come chiunque altro. Questo libro contiene un po’ di quello che ho imparato finora.
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Quali sfide attendono la società di domani? Quali sono i rischi e quali le possibilità offerte dallo sviluppo tecnologico? Per la rubrica “Futuro da sfogliare” un estratto del libro Build (Apogeo) di Tony Fadell”, autore di oltre 300 brevetti. Oggi dirige Build Collective, società di investimento e consulenza, che sostiene e forma la futura generazione di startup che stanno cambiando il mondo.