Giocando a questo porting per PlayStation di Kingdoms and Castles, il gestionale – sandbox sviluppato da Lion Shield Studios, la piccola startup di Peter Angstadt, Michael Peddicord e Samuel Cook ci sono venuti in mente i pigri e allegri pomeriggi della nostra infanzia, trascorsi in compagnia degli amichetti a costruire coi Lego i castelli più belli e imponenti solo per iniziare subito dopo a… distruggerseli a vicenda.
Kingdoms and Castles, un SimCity ante litteram
Kingdoms and Castles si aggroviglia proprio attorno a queste due meccaniche strettamente interlacciate, pars construens e pars destruens, con la prima che vi vedrà costruire inizialmente solo timidi villaggi e poi città sempre più belle e superbe mentre la seconda, scatenata dal gioco, vi chiederà di resistere agli imprevisti più improbabili: dalla calata dei barbari all’arrivo di enormi draghi.
Chi ha visto l’ultima serie de Il Trono di Spade o l’ultimo film de Lo Hobbit di Peter Jackson sa bene cosa può fare un drago iracondo a una città fortificata. Ma andiamo con ordine. Perché anzitutto questo coloratissimo sandbox dalla grafica tanto semplice quanto riuscita ci chiederà di costruire il proprio villaggio, partendo dalle basi. Si inizia, quindi, da semplici fattorie che, arando i campi, saranno poi alla base del sostentamento dell’economia.
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Le regole gestionali sono ridotte all’osso ma risultano comunque efficaci: ogni edificio per funzionare richiede non solo materie prime e danari, ma anche e soprattutto beni ad hoc. Il fornaio, per esempio, ha bisogno di carbone e grano. E così via. Dopo poche ore sarà comunque possibile sbloccare più o meno tutte le tipologie di edifici e infrastrutture, comprese quelli che servono unicamente a rendere di buon umore i propri feudatari. Chi ha detto “i pub”?
Con le opportune risorse, sarà possibile iniziare a innalzare le prime fortificazioni. Inizialmente dovrete decidere quali quartieri includere tra le mura e quali, invece, sacrificare al prossimo attacco nemico (che, state pur certi, ci sarà . Oh se ci sarà …). Ma a mano a mano che si gioca, se agirete con la dovuta strategia, sarete in grado di edificare una cittadina fortificata che non avrà nulla da invidiare alla già citata Approdo del Re.
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E qui ha inizio la pars destruens perché, esattamente come i primissimi SimCity, anche Kingdoms and Castles non è che un eterno, ciclico, alternarsi tra i frangenti nei quali si costruisce e altri nei quali si… ricostruisce ciò che eserciti invasori, troll o draghi hanno abbattuto. La tenuta delle fortificazioni è essenziale per non trascorrere ore e ore a costruire parti già ultimate da tempo. Ma in fondo quella del monarca è una vitaccia…