Continua la terza stagione della serie sul linguaggio inclusivo insieme ad Alessandro Lucchini. Oggi parliamo di consenso. Come diffondere questa cultura, troppo spesso legata al concetto di proprietà?
Autore: Alessandro Lucchini
Continua la terza stagione della serie sul linguaggio inclusivo insieme ad Alessandro Lucchini. Il bello dei vocaboli, non solo quelli nati dal web, è la loro natura mutevole, la loro disponibilità a farsi usare da chiunque, unendo sensibilità, ideologie e culture diverse
Continua la terza stagione della serie sul linguaggio inclusivo insieme ad Alessandro Lucchini. Se raccontare il passato aiuta a consolidare un’esperienza, raccontare il futuro ci fa sentire più preparati, e magari anche capaci di influenzare i passaggi importanti della vita
Continua la terza stagione della serie sul linguaggio inclusivo insieme ad Alessandro Lucchini. Ecco perché imparare dai giovani a esprimere le turbolenze psichiche migliora la vita. E perché la medicina di genere cambierà il destino (e il linguaggio) della salute
Al via la terza stagione della serie sul linguaggio inclusivo insieme ad Alessandro Lucchini. A caccia di un vocabolario condiviso per nuovi accordi tra generazioni apparentemente inconciliabili. Parliamo di Queer, Famiglia, Clima, TikTok, Bellezza
Il termine “cura” svela tutta la sua ambivalenza, che non va intesa però in senso negativo, al contrario: come spiega il linguista Alessandro Lucchini, ha un valore costruttivo
Con il linguista Alessandro Lucchini riflettiamo sulla parola “violenza”: come gestirla nel modo corretto? E come s’intreccia con il concetto di genere?
Il linguista Alessandro Lucchini ci porta dentro la parola età con un affondo sull’ageismo. Per guardare nella giusta prospettiva dell’altro ed eliminare ogni pregiudizio
Con il linguista Alessandro Lucchini parliamo di abilismo per fare luce sui linguaggi e sui comportamenti
Alla scoperta della parola “Binario” con la giornalista Paola Centomo e il linguista Alessandro Lucchini: l’educazione all’inclusione e alla gentilezza può passare anche da un ripensamento sulla lingua, per superare le polarità di genere