Mai come in questo periodo è diventato evidente che ci sia la necessità di coniugare la difesa dell’ambiente con una produzione agricola abbondante, sufficiente a sfamare 8 miliardi di persone al mondo. Fra le tecnologie più promettenti c’è la biotecnologia all’RNA interferente (RNAi). Ecco come funziona.
Autore: Barbara Righini
Dal diserbo alla semina, dalla raccolta al monitoraggio delle piante, sono moltissime le operazioni che possono essere compiute da un agribot, ovvero un robot in grado di lavorare nei campi in autonomia. Il mercato è in netta crescita e sono ormai molte le soluzioni disponibili
Con altri 4 milioni in cassa, Heura Foods, startup spagnola che produce carne vegetale pianifica di lanciare nuovi prodotti nel 2022 e di ampliare il reparto ricerca e sviluppo. Marc Coloma, co-fondatore e attivista alimentare, ci racconta il suo sogno, un futuro plant-based.
Il nuovo round di finanziamenti da 30 milioni di euro porterà presto novità in casa Planet Farms, società che ha inaugurato la più grande vertical farm d’Europa meno di 5 mesi fa. Daniele Benatoff, co-fondatore di Planet Farms, anticipa a StartupItalia cosa bolle in pentola. Benatoff ci ha svelato, fra l’altro, qualche dettaglio sull’impianto dedicato all’alta cucina che sarà inaugurato dentro al ristorante stellato “Da Vittorio”.
Le startup che puntano sull’Intelligenza artificiale per migliorare il modo di fare agricoltura, rendendola più produttiva e resiliente, attirano sempre più gli investitori. Secondo PitchBook Data nel 2021 i venture capital hanno investito 1,54 miliardi di dollari, con una crescita dell’8,45% sul 2020.
Le larve di mosche soldato, se nutrite con scarti dell’industria alimentare ricchi di carotenoidi, come ad esempio i sottoprodotti della lavorazione dei pomodori da industria, possono diventare materia prima per la produzione di mangimi per le galline ovaiole. Le uova avranno così un tuorlo intensamente arancio, naturalmente colorato. È il risultato del progetto ‘Flies4Value’ dell’Università di Modena e Reggio Emilia. E l’economia circolare è ancora una volta protagonista.
La popolazione mondiale è in crescita e gli oltre 9,5 miliardi di persone che vivranno sulla Terra nel 2050 avranno bisogno di molto più cibo. Scopriamo insieme a Stefano Mocali, ricercatore del CREA, come il microbiota del suolo sia una leva per aumentare la sostenibilità agricola e per produrre cibo in quantità maggiore e di migliore qualitÃ